Salvini dice di aver cambiato idea su Putin dopo l’attacco all’Ucraina
Matteo Salvini fa marcia indietro e assicura di aver rivisto le sue posizioni nei confronti di Mosca dopo l'invasione russa in Ucraina. Lo ha detto chiaramente in un'intervista a Bloomberg: "La mia opinione su Putin è davvero cambiata durante la guerra. Perché quando qualcuno inizia a invadere, bombardare, inviare carri armati in un altro Paese, beh, tutto cambia…".
"Il giudizio su Putin prima e dopo la guerra è cambiato da parte di tutti. Prima tutti facevano accordi commerciali, da Letta a Renzi a Prodi a Berlusconi. È chiaro che se nel 2022 scatena una guerra, passa dalla parte del torto", ha ribadito il leader della Lega, ospite oggi di ‘Radio Anch'io'.
Sollecitato poi sul tema delle sanzioni, ha aggiunto: "Le abbiamo sempre votate". Ma ora, sottolinea, "siamo al settimo mese di guerra, io ho solo fatto la domanda: le sanzioni stanno mettendo in ginocchio la Russia? Vedete le bollette? Non vorrei che a pagare le sanzioni fossero i lavoratori italiani". Se il centrodestra andrà al governo comunque sulle sanzioni "continueremo a fare ciò che abbiamo già fatto ma proteggeremo i lavoratori italiani. Come durante il Covid. È un secondo Covid, non in ospedale ma in fabbrica e bisogna proteggere gli italiani".
Ma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio non crede che Matteo Salvini abbia cambiato opinione su Putin: "Matteo Salvini ha fatto un accordo con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, rinnovato anche dopo l'invasione dell'Ucraina: non è vero che ha cambiato idea", ha detto il capo politico di Impegno civico Luigi Di Maio a "Radio anch'io" su RadioRai1. "Salvini è quello che si oppone al tetto massimo al prezzo del gas, aiutando di fatto Putin. Gli italiani stanno pagando delle bollette assurde di fatto a Putin. E terzo è sempre Salvini che vuole togliere le sanzioni, quindi che idea ha cambiato", ha detto Di Maio. "Io sto chiedendo da un mese a Salvini un confronto perché voglio capire perché ha messo Putin davanti agli italiani", ha aggiunto il ministro. "Due settimane fa avevamo portato anche Olanda e Germania a chiudere sul tetto massimo al prezzo del gas, se non che a un certo punto l'Ungheria – del suo alleato Orban – ha chiuso nuovamente".