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Salvini dice che l’Italia continuerà a inviare armi all’Ucraina, ma Zelensky e Putin devono parlarsi

Il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio difende l’operato del governo e rivendica gli aiuti militari al “popolo ucraino aggredito”, ma non vuole vedere Zelensky a Sanremo e lo invita a parlare presto con Putin.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo cominciato a fare, abbiamo fermato la legge Fornero, abbiamo aumentato la flat tax…". Matteo Salvini comincia così, con un elenco delle cose fatte – e di elenchi ne farà anche molti altri in mezz'ora di intervista – intervenendo a Otto e mezzo su La7. Il leader della Lega promette anche 50mila posti di lavoro grazie a quanto fatto dal suo ministero, senza precisare in che campo o posizione, e annuncia: "Abbiamo dato dei chiari segnali di inversione di tendenza".

Poi si passa al tema che in questi giorni sta tenendo banco, seppur molto lontano dalle priorità del Paese: "È importante fare una riforma della giustizia, visto che la Cartabia non ha toccato nulla – sottolinea Salvini – Se Nordio dice che le intercettazioni servono per scovare i mafiosi bene, ma non possono essere usate all'infinito ed essere messe sui giornali". Poi stempera: "Non mi auguro un nuovo periodo di scontro tra politica e magistratura", ma "gli abusi della pubblicazione degli elementi senza rilevanza penale vanno eliminati, leggere il conto corrente di Matteo Renzi sul giornale non è da Paese democratico. Se c'è rilevanza penale è giusto che la gente sappia, se si spia dal buco della serratura è diverso".

Salvini dice la sua anche sulla guerra in Ucraina: "Speriamo finisca a un tavolo negoziale il prima possibile, perché le guerre nel 2023 non si finiscono sul campo – commenta il leader della Lega – Abbiamo sempre sostenuto la difesa dell'Ucraina aggredita e stiamo continuando a fare quello che abbiamo sempre fatto in Italia e in Europa". Concetto che ribadisce, nonostante i malumori registrati nel suo partito nelle ultime ore: "Continuo a ritenere che prima si apre un tavolo di pace e meglio è, ma continuiamo a sostenere il popolo ucraino aggredito". Poi torna su un'altra polemica del giorno: "Dal Festival di Sanremo mi aspetto musica italiana e non Zelensky. L'importante è che il festival resti il festival e non diventi altro".

"Putin e Zelensky si dovranno parlare, prima si parlano meglio è – continua Salvini parlando della possibilità di raggiungere la pace in Ucraina – Giorgia Meloni sta facendo il massimo anche su questo, l'Italia è tornata protagonista in alcuni dossier, il che ci darà più potere negoziale, contiamo di più ora che con il governo Draghi". Quanto ai legami tra la Lega e Russia Unita, Salvini glissa: "L'accordo con il partito di Putin vale zero, quando c'è una guerra e aggredisci un popolo in pace cambia tutto e passi dalla parte del torto".

"Siamo al governo da 97 giorni, dopo anni di nulla con Lamorgese al Viminale – si difende Salvini davanti ai numeri dell'immigrazione in crescita – Il ministro Piantedosi sta lavorando a un nuovo decreto per riportare i controlli su chi entra e chi esce, sono convinto che nell'arco della primavera si tornerà a una situazione più normale". E aggiunge: "Bisognerà chiedere agli altri Paesi europei di farsi carico dei migranti". Mentre sulle Ong chiosa: "Se tu salvi qualcuno in mare lo porti nel porto più vicino, non puoi girare due settimane nel Mediterraneo".

E infine l'Autonomia differenziata, che "arriverà in Consiglio dei ministri il 2 febbraio". Anche se, in verità, si continua a parlare dell'ennesimo rinvio. Sul risultato elettorale della Lega Salvini si difende dicendo che "stare al governo per quasi due anni con Pd e 5 Stelle non è stato facile, c'era il Covid", ma "tutti i dati danno ora la Lega in crescita". E si chiude col Ponte sullo Stretto, nuova grande promessa di Salvini: "L'obiettivo è partire con i lavori entro il 2024".

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