Salvini dice che il centrodestra non è più una coalizione: cosa sta succedendo con Fi e Fdi
La frattura tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia sembra sempre più profonda e difficile da sanare. Secondo il segretario della Lega Matteo Salvini, dopo la conclusione della trattativa sul Quirinale che ha portato alla rielezione di Sergio Mattarella al Colle, il centrodestra non è più una coalizione: "Mettiamo le mani nel piatto: il centrodestra è una coalizione in Italia? No, mi sembra evidente", ha detto in collegamento con il convegno "Il Futuro della destra in Europa" in corso a Marina di Carrara.
"I referendum sulla giustizia saranno un banco di prova per il cosiddetto centrodestra, permettetemi di usare il ‘cosiddetto', perché alla prova dei fatti sono stato uno dei pochi a credere all'unità della coalizione che si è sciolta come neve al sole", ha aggiunto per rincarare la dose.
Ieri l'ennesimo botta e risposta con Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, bollata come "ingenerosa", per avergli chiesto di scegliere in modo definitivo tra l'alleanza con il centrosinistra, con qui è al governo, e quella con il centrodestra. Le posizioni all'interno del centrodestra non potrebbe essere più distanti di così: al momento gli azzurri e i leghisti si trovano ancora dalla stessa parte della barricata, nella maggioranza che sostiene il governo Draghi; Meloni, che al contrario dei due ex alleati non ha votato il bis di Mattarella, si trova in modo convinto all'opposizione.
Oggi il leader del Carroccio è tornato sul punto, facendo capire chiaramente quale sia lo stato dell'arte: "In questo momento, e temo ancora per qualche settimana, alla logica di squadra qualcuno preferisce la logica del singolo. Un ragionamento per me miope che guarda al proprio orto". Il riferimento è al progetto Toti, Brugnaro, Cesa e Matteo Renzi, che vorrebbero creare un terzo polo centrista indipendente.
"Se si pensa di costruire un sogno l'Italia, l'Europa, la comunità del futuro, bisogna avere ben chiari gli ideali. Bisogna avere una missione, un'anima, un obiettivo comune e io leggo che in queste ore qualcuno sta cercando un'anima e un obiettivo comune con Renzi e Mastella. Io non sono nessuno per giudicare, ma difendere le libertà, riuscire nella riforma della giustizia, la flat tax, evitare una riforma del catasto che aumenti le imposte sulla casa, sono tutti obiettivi che non si possono raggiungere con vecchi esperimenti".
E ancora: "Io metto a disposizione di altre comunità del centrodestra la nostra forza, lealtà e umiltà" e quindi "fare un tratto di strada insieme a qualcun altro, mettendo in condivisione valori e ideali, è una scommessa che mi sento di accettare. Se questo per qualcuno significa andare con Mastella e trattare i collegi elettorali, allora abbiamo due idee diverse".
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ieri ha incontrato ad Arcore Pier Ferdinando Casini, continua a ribadire il suo ruolo di "perno" della coalizione: "Forza Italia vuole e deve essere protagonista del rinnovamento del centrodestra alternativo alla sinistra. Un centrodestra che sarà chiamato a governare dalla maggioranza degli italiani in occasione delle prossime elezioni Politiche. L'azione di governo non potrà che essere ispirata ai valori del Ppe: europeismo, atlantismo, garantismo, libertà e cristianesimo". Il Cavaliere ha in mente quindi un progetto di rilancio del centrodestra, e sembra essere meno disfattista di Salvini.
La replica di Toti a Salvini
"Salvini dovrebbe essere il più favorevole e interessato ad allargare la coalizione, visto che per numeri e ruolo, ne è il coordinatore…E mi pare che anche dagli ultimi colloqui avuti con lui questo era il senso dei nostri ragionamenti", ha detto all'Adnkronos Giovanni Toti, commentando le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini. Il governatore ligure e cofondatore di ‘Coraggio Italia' assicura di aver parlato in più occasioni con il leader della Lega della sua strategia di allargare la coalizione, tenendo aperto in confronto anche con Iv.
Ma le fibrillazioni non sono terminate. Toti oggi a quanto si apprende avrebbe anche minacciato le dimissioni da governatore. La Lega non ha digerito i 70 franchi tiratori che hanno affossato la candidatura di Elisabetta Casellati, tra cui ci sarebbero anche esponenti centristi di ‘Cambiamo'. Secondo quanto racconta l'Adnkronos il leader di ‘Cambiamo', forse anche preoccupato dai rumors su possibili fuoriuscite dal suo movimento verso Fratelli d'Italia e Lega, avrebbe minacciato le sue dimissioni da presidente della Regione e chiesto ai suoi consiglieri, attraverso il capogruppo Angelo Vaccarezza, di fare altrettanto.
Mastella contro Salvini
Non sono andate giù al sindaco di Benevento Clemente Mastella le parole del leader della Lega: "La capacità di Salvini l'abbiamo vista alla prova del Quirinale: un disastro. Un ciarlatano che ha portato la Lega ad una umiliante Caporetto. Io non voglio rifare il centrodestra, peraltro con lui sarebbe destinato ad un'altra sconfitta. Come nelle vecchie pubblicità: con Salvini si perde. Non ci vuole la zingara per indovinare. Il Centro è cosa diversa, che Bossi rispettava, ma era un leader, lui fa finta di irridere il ritorno di questa area politica. Il Centro ringrazia Salvini… solo grazie alla sua incapacità, la gente si sta rendendo conto di quale sarebbe il disastro annunciato per l'Italia con la sua guida. Grazie Salvini, continua così. Quanto a Renzi ha fatto il Premier, lui solo il vice. Basta ed avanza".