Salvini dice che gli ultimi arrivi di migranti a Lampedusa sono “un atto di guerra”
Secondo Matteo Salvini gli ultimi sbarchi dei migranti in Italia, con i numeri record che si sono registrati soprattutto a Lampedusa, sono "un atto di guerra. Penso che sia qualcosa di voluto e organizzato anche per mettere in difficoltà un governo scomodo. Sono convinto che ci sia una pianificazione e una regia dietro a questo esodo, perché 6 mila arrivi in 24 ore non è un caso", ha detto questa sera intervistato dalla stampa estera.
"Stiamo raccogliendo elementi, l'intelligence sta lavorando", ha aggiunto il vicepremier leghista, "devi interrompere il traffico a monte, a valle puoi solo soccorrere. I trafficanti vanno fermati con le buone o con le cattive".
"Piantedosi – ha detto ancora il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture – lavora ad un nuovo decreto sicurezza che spero arrivi a breve, non so se al Cdm di lunedì…".
Il ministro dell'Interno Piantedosi, durante il question time di oggi alla Camera, ha detto che "Molti migranti giungono in Italia dichiarando un'età inferiore per avvantaggiarsi delle tutele previste per i minorenni. I numeri dei minori stranieri non accompagnati, o che si dichiarano tali, sono cresciuti a dismisura. La pressione insostenibile esercitata sul sistema dell'accoglienza rende necessaria una riflessione sulla disciplina normativa sopra descritta. A tal fine sono in corso di definizione interventi volti a risolvere le segnalate criticità, che fanno tesoro di criteri interpretativi e prassi applicative già da tempo praticate dalle autorità preposte nel pieno rispetto della normativa interna e internazionale e dei diritti del minore".
"Con tali interventi – ha sottolineato il ministro – non si vuole in alcun modo ridurre le tutele, ma velocizzare le procedure e non disperdere le risorse destinate ai minori, concentrandole su chi davvero ne ha diritto. Si tratta di un'esigenza fortemente avvertita da tutti i Sindaci e Amministratori locali, di qualsiasi orientamento politico e, per questo, il Governo ha allo studio ogni possibile soluzione".
Opposizioni replicano a Salvini
"Non ho attribuito, come invece ha fatto il centrodestra quando era all'opposizione, la responsabilità degli sbarchi al governo. Ma sentire un vicepremier usare la parola ‘atto di guerra' così, senza pensare, come fosse un passante al bar, è inaccettabile. Salvini ci sta coprendo di ridicolo. Meloni intervenga", ha scritto su X il leader di Azione Carlo Calenda.
"Con Salvini che evoca un atto di guerra siamo alla farsa", ha commentato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Una farsa peraltro di cattivo gusto – prosegue il leader di SI – di fronte alle immagini scandalose che arrivano da Lampedusa. Una farsa di cattivo gusto mentre è in atto in Europa una vera guerra insensata e sanguinosa. Una farsa di cattivo gusto se pensiamo che l'unica guerra in corso nel nostro Paese è quella contro i lavoratori che perdono quotidianamente la vita sul posto di lavoro. Servirebbe un governo pronto ed efficace, evidentemente -ha detto ancora Fratoianni – abbiamo invece un governo di teatranti".
"Atto di guerra? Regia dietro gli sbarchi? Voglio prendere seriamente il ministro Salvini: le sue accuse sono pesantissime. Dica allora con chiarezza chi c’è dietro questo atto di guerra e chi è il regista di questi sbarchi. Da un ministro della repubblica italiana mi aspetto dichiarazioni fondate sulla verità, non vagheggiamenti. Altrimenti c’è una sola ipotesi in campo: il leader della Lega non ha ancora smaltito l’effetto del mojito di qualche annetto fa", ha commentato il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
"A Salvini ricordo che un atto di guerra è quello di Putin, di cui lui colleziona t-shirt, contro l'Ucraina. Quello che sta accadendo a Lampedusa è il totale fallimento di questo governo – l'ennesimo – sulle politiche migratorie. Non scarichi responsabilità che sono solo loro", ha scritto Alessandro Zan, deputato del Pd, su X.
Lampedusa proclama lo stato d'emergenza
Questa sera il consiglio comunale di Lampedusa ha proclamato lo "stato di emergenza" in seguito all'ondata di sbarchi di migranti sull'isola, con 7mila arrivi nella maggiore delle Pelagie in meno di 48 ore, e ben 5.018 sbarchi nella sola giornata di ieri. Lo stato d'emergenza è stato annunciato dal sindaco Filippo Mannino dopo che un gruppo di lampedusani ha dato vita a un sit-in davanti al Municipio ed ha poi partecipato al consiglio comunale che era stato convocato con altri punti all'ordine del giorno. "Oggi il consiglio comunale ha dichiarato lo stato d'emergenza – ha detto Mannino -. Abbiamo ribadito quello che chiediamo da mesi, ossia cercare di bypassare l'isola con le navi in rada, aiuto e sostegno per un'isola che in questi mesi è sotto un forte stress".
È scattato intanto il piano del Viminale per gestire la situazione sull'isola: oggi sono stati trasferiti dall'isola 1.650 migranti; domani ne verranno trasferiti 3.750 e venerdì altri 2.270.
Anche all'hotspot di contrada Imbriacola questa sera si sono registrate criticità, perché il centro è ormai al collasso: in questo momento ci sono 6.762 migranti. Nell'esatto momento in cui la Croce Rossa ha aperto le linee per la distruzione del cibo, diverse centinaia di migranti si sono accalcati nel tentativo di prendere per primi i sacchetti contenenti il cibo e la bottiglietta d'acqua, temendo potessero essere insufficienti.
La polizia ha bloccato volontari e operatori della Croce Rossa, per evitare che la situazione degenerasse, mettendoli in sicurezza. Subito dopo avere spiegato che c'era da mangiare per tutti la distribuzione dei pasti ai migranti è tornata regolare e senza alcun disordine.
Cosa ha detto Meloni sugli arrivi di migranti a Porta a Porta
Secondo Meloni da parte dell'Europa non sono ancora arrivate risposte concrete. Lo ha ribadito questa sera durante la registrazione di ‘Porta a Porta' su Rai 1, durante la quale ha commentato anche lo stop deciso dai governi francese e tedesco ai migranti in arrivo dall'Italia. Nonostante l'accordo con la Tunisia, "in parte – ha spiegato – mi aspettavo la crisi migratoria, ma tempo fa noi abbiamo detto alla Ue che non potevamo più accogliere da soli i ‘dublinanti', e avevamo bisogno che l'Europa ci desse una mano. La questione dei ricollocamenti è secondaria, sono state ricollocate pochissime persone in questi mesi. L'unico modo di risolvere per tutti è fermare i movimenti primari, quindi gli arrivi in Italia, e su questo continuo a lavorare. Vedo un cambio di mentalità, ma non vedo ancora risposte concrete".