Salvini dice che è ancora contrario al green pass e che si è vaccinato per scelta
Matteo Salvini era e resta contrario al green pass obbligatorio, anche se il governo che sostiene e che vede diversi leghisti nel ruolo di ministri l'ha appena approvato con il nuovo decreto Covid. Ma non solo: il giorno dopo l'approvazione è montato ancora una volta il caso della vaccinazione contro il Covid del segretario leghista, che era stata rinviata da fine giugno. Poi, alla fine, è arrivata ieri: un po' in anticipo rispetto ad agosto (come aveva annunciato lo stesso Salvini). E via di nuovo con le polemiche. Il leader della Lega ci ha tenuto a cancellare subito i dubbi: "Era prenotata da tempo, non si può decidere dalla sera alla mattina", ha spiegato in una lunga intervista al Corriere.
Il leader della Lega ha spiegato che lui e il suo partito hanno cercato di "limitare i danni dell'applicazione estensiva" del green pass. Poi ha sferrato attacchi agli avversari politici (ma alleati di governo): "Il presidente ha fatto questa scelta d’intesa con Speranza, noi avremmo agito diversamente". E ancora: "A differenza dei 5 Stelle che minacciano e poi non fanno nulla, noi se abbiamo qualcosa da dire lo diciamo a voce alta ma non mettiamo a rischio gli equilibri". Salvini ha spiegato anche di esserci rimasto male per le parole di Draghi e di non averlo sentito dopo la conferenza stampa. "Siamo stati gli unici ad opporsi in Consiglio dei ministri" ma "non abbiamo i numeri per bloccare la decisione – si è difeso Salvini – Abbiamo messo agli atti il nostro dissenso e adesso attendiamo di vedere come si evolverà la situazione".
Salvini si è giustificato con chi lo sta criticando in queste ore per aver lasciato passare il provvedimento dopo la battaglia delle ultime settimane: "Noi non cambieremo idea e ci batteremo sempre per tutelare la libertà di scelta". Poi ha spiegato che "da vaccinato" non vuole imporre "nulla a nessuno". E ancora: "Se tanti hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione sono contento per loro, però stiamo attenti alle controindicazioni", ovvero il rischio di danneggiare gli imprenditori. Il leader della Lega si è detto ancora convinto che i giovani non vadano vaccinati e ha difeso chi va in piazza: "Non vedo che male facciano, non sono no vax e non voglio vivere in una nuova Unione Sovietica".
Il segretario ha avvisato Letta: "Se non cambia idea il ddl Zan non vedrà mai la luce". E anche Conte: "Le sue minacce" sulla giustizia "contano meno di zero". Poi è tornato sulla vicenda di Voghera, difendendo ancora l'assessore: "Io non condanno né assolvo nessuno, ho solo detto che potremmo essere in presenza di un caso di legittima difesa – ha spiegato –Diciamo che se fosse stato espulso come disposto da tempo ora saremmo qui a parlare d’altro".