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Salvini dice che è ancora contrario al green pass e che si è vaccinato per scelta

Il leader della Lega dice di essere ancora contrario al green pass obbligatorio introdotto dal governo Draghi (di cui il suo partito fa parte), ma che la scelta è stata presa dal presidente del Consiglio e da Speranza, mentre lui e i suoi hanno “limitato i danni”. Poi parla del suo vaccino: “Era prenotato da tempo”, ma “da vaccinato non voglio imporre nulla a nessuno”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Salvini era e resta contrario al green pass obbligatorio, anche se il governo che sostiene e che vede diversi leghisti nel ruolo di ministri l'ha appena approvato con il nuovo decreto Covid. Ma non solo: il giorno dopo l'approvazione è montato ancora una volta il caso della vaccinazione contro il Covid del segretario leghista, che era stata rinviata da fine giugno. Poi, alla fine, è arrivata ieri: un po' in anticipo rispetto ad agosto (come aveva annunciato lo stesso Salvini). E via di nuovo con le polemiche. Il leader della Lega ci ha tenuto a cancellare subito i dubbi: "Era prenotata da tempo, non si può decidere dalla sera alla mattina", ha spiegato in una lunga intervista al Corriere.

Il leader della Lega ha spiegato che lui e il suo partito hanno cercato di "limitare i danni dell'applicazione estensiva" del green pass. Poi ha sferrato attacchi agli avversari politici (ma alleati di governo): "Il presidente ha fatto questa scelta d’intesa con Speranza, noi avremmo agito diversamente". E ancora: "A differenza dei 5 Stelle che minacciano e poi non fanno nulla, noi se abbiamo qualcosa da dire lo diciamo a voce alta ma non mettiamo a rischio gli equilibri". Salvini ha spiegato anche di esserci rimasto male per le parole di Draghi e di non averlo sentito dopo la conferenza stampa. "Siamo stati gli unici ad opporsi in Consiglio dei ministri" ma "non abbiamo i numeri per bloccare la decisione – si è difeso Salvini – Abbiamo messo agli atti il nostro dissenso e adesso attendiamo di vedere come si evolverà la situazione".

Salvini si è giustificato con chi lo sta criticando in queste ore per aver lasciato passare il provvedimento dopo la battaglia delle ultime settimane: "Noi non cambieremo idea e ci batteremo sempre per tutelare la libertà di scelta". Poi ha spiegato che "da vaccinato" non vuole imporre "nulla a nessuno". E ancora: "Se tanti hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione sono contento per loro, però stiamo attenti alle controindicazioni", ovvero il rischio di danneggiare gli imprenditori. Il leader della Lega si è detto ancora convinto che i giovani non vadano vaccinati e ha difeso chi va in piazza: "Non vedo che male facciano, non sono no vax e non voglio vivere in una nuova Unione Sovietica".

Il segretario ha avvisato Letta: "Se non cambia idea il ddl Zan non vedrà mai la luce". E anche Conte: "Le sue minacce" sulla giustizia "contano meno di zero". Poi è tornato sulla vicenda di Voghera, difendendo ancora l'assessore: "Io non condanno né assolvo nessuno, ho solo detto che potremmo essere in presenza di un caso di legittima difesa – ha spiegato –Diciamo che se fosse stato espulso come disposto da tempo ora saremmo qui a parlare d’altro".

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