Salvini dice che blocco licenziamenti non può andare oltre giugno: “Non possiamo ingessare imprese”
Non c'è ancora una piena intesa sul decreto Sostegni tra le forze di maggioranza, ragion per cui il Cdm previsto per oggi è slittato alle ore 16. Nel provvedimento che il governo si appresta ad approvare si toccano vari temi: uno tra questi è il blocco dei licenziamenti. L'intenzione è quella di prorogarlo per il momento fino a giugno, ma sulla questione si aprono già le polemiche. "Col blocco dei licenziamenti puoi arrivare fino a giugno, ma non c'è lavoro se non c'è impresa e non puoi ingessare le imprese", ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini, sottolineando la necessità di permettere alle aziende di licenziare. Mentre, dall'altra parte, il centrosinistra spinge affinché si tutelino i lavoratori, evitando così di innescare una gravissima crisi occupazionale.
Salvini è intervenuto ieri sera alla trasmissione Porta a Porta e non ha parlato solamente del blocco licenziamenti. L'ex ministro dell'Interno è intervenuto anche in tema scuola, commentando le numerose indiscrezioni di stampa che si stanno diffondendo in questi giorni circa la fine dell'anno scolastico e il ritorno degli studenti in presenza in classe. "Non si può fare una scelta uniforme. In alcune zone del Paese può essere anche gradevole andare in classe a luglio, come in Trentino, ma nell'altra metà, senza aria condizionata perché c'è stato un ministro che si è occupato dei banchi a rotelle, quindi non puoi dire si va a scuola a luglio in tutta Italia, perché non è possibile", ha commentato.
Infine, il segretario del Carroccio ha anche parlato dei vaccini anti-Covid, affermando che sia "evidente che qualcosa non ha funzionato a Bruxelles". E ha concluso: "Se qualcuno ha speculato per guadagnare, andremo fino in fondo, ci aspettiamo che qualcuno paghi per gli errori fatti, a Bruxelles hanno sbagliato i contratti, gli appalti, le autorizzazioni".