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Salvini dice che anche senza il M5s il governo Draghi può andare avanti: “Rischia se non lavora”

Per Matteo Salvini il governo può andare avanti anche senza il M5s: “Il governo va avanti se riesce a soddisfare le aspettative per cui è nato, e certamente non è nato per la droga libera o per dare la cittadinanza facile agli immigrati”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Cosa succederebbe al governo se il Movimento 5 Stelle dovesse uscire dalla maggioranza? È la domanda che più d'ogni altra gira nelle conversazioni delle forze politiche della maggioranza che sostiene Draghi. Anche se il ministro pentastellato Patuanelli oggi assicura che la fiducia sul decreto Aiuti, prevista per giovedì al Senato, non porterà a un Papeete bis.

A Palazzo Madama insomma non si dovrebbe consumare lo strappo definitivo, ma i parlamentari 5 Stelle potrebbero dall'Aula pur di non votare la fiducia a un provvedimento che contiene l'inceneritore di Roma.

Il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, in un'intervista a la Repubblica, sottolinea la differenza fra "i temi centrali per il Paese" posti dal Movimento, "a cui Draghi deve rispondere", e la crisi invece "immotivata" del Papeete di Salvini: "Francamente non credo che questo si possa definire un Papeete". Il ministro si dice "ottimista" sul fatto che le risposte ai quesiti sottoposti al premier Draghi, dopo l'incontro tra quest'ultimo e il leader del M5s Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, arriveranno, "per il bene dell'Italia, non perché bisogna accontentare i 5 Stelle". L'ipotesi di non votare la fiducia, con l'uscita dall'Aula al momento del voto, sembrerebbe una strada percorribile: "Vediamo – spiega -, non lo escludo, non lo escludo. Bisogna vedere quale sarà il ragionamento politico con Draghi".

Ma per il segretario della Lega Matteo Salvini il governo può reggere, anche senza i grillini. "Il governo Draghi rischia se non fa le cose", dice in un'intervista a Nazione-Carlino-Giorno. "Non mi interessano le dinamiche degli altri partiti di maggioranza – chiarisce – Il governo va avanti se riesce a soddisfare le aspettative per cui è nato, e certamente non è nato per la droga libera o per dare la cittadinanza facile agli immigrati. Piuttosto, discutiamo su come togliere il Reddito di cittadinanza a chi rifiuta anche un solo lavoro, invece di accanirsi con taxisti, ambulanti e partite Iva".

"Siamo entrati in questo governo per portare il Paese fuori dalle emergenze – afferma – . Ci aspettiamo un supporto specifico per famiglie e imprese con una rinnovata pace fiscale. Rottamazione, stralcio, rateazione: discutiamo insieme lo strumento migliore. Ci sono 15 milioni di italiani che – tra pandemia e crisi – non sono riusciti a onorare il debito con lo Stato. Devono poter ripartire. Aggiungo: entro fine anno dobbiamo superare la sciagurata legge Fornero con Quota 41, poi avanti tutta con l'equo compenso per i liberi professionisti (promessa mantenuta almeno in commissione), e con l'autonomia regionale, per la quale manca solo il via libera di Draghi. E, vista la crisi, ritengo che non abbiano senso misure illiberali come il limite di spesa in denaro contante e l'obbligo dell'uso del bancomat o della carta di credito. Rivendico, però, i tanti successi ottenuti: a cominciare dal niente nuove tasse sulla casa e dalla difesa della Flat Tax almeno fino a 65.000 euro".

Su Ius scholae e coltivazione della cannabis Salvini spiega che "la linea ufficiale del governo, certificata dal Dipartimento per le politiche antidroga, è nettamente contro la cannabis. Chi vuole bloccare l'aula, per sostenere il contrario, fa una provocazione che fa perdere tempo al Paese, ferisce la maggioranza e mette in difficoltà il governo".

Sullo Ius scholae "trovo che sia meschino usare i bambini (che già oggi e giustamente hanno gli stessi diritti dei loro coetanei italiani) per sanare la posizione di centinaia di migliaia di adulti che non potrebbero più essere espulsi. Secondo i dati più recenti, del 2020, l'Italia è il Paese europeo che concede più cittadinanze: 131.803 contro le 126mila della Spagna e le 111mila della Germania. Piuttosto, sarebbe utile affrontare innanzitutto il tema della baby gang che preoccupano da Nord a Sud e che vedono coinvolti in maggioranza ragazzi immigrati. I giovani di origini straniere commettono reati nove volte più dei coetanei italiani. La risposta non può essere uno Ius soli mascherato".

A proposito della crisi immigrazione Salvini annuncia che andrà a Lampedusa "il prima possibile. Prendo invece atto che a fronte di una emergenza sanitaria e umanitaria, con l'hotspot al collasso, Lamorgese avrà tempo di vedere il sindaco solo alla fine del mese. Dati alla mano, con la Lega al Viminale gli sbarchi e i morti si erano ridotti del 90%".

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