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Salvini da Orbán, tappa al muro anti-migranti: “Da noi e in Ungheria si entra con il permesso”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini si trova ora in Ungheria, dove insieme al premier ungherese Viktor Orbán si è recato in visita al muro anti-migranti al confine con la Serbia. Su Twitter, il vicepremier si è complimentato con il governo di Budapest per il sistema di protezione dei confini e per le politiche di contrasto all’immigrazione clandestina.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha iniziato questa mattina la sua visita in Ungheria, dove è stato accolto dal suo omologo Sándor Pintér. Al centro del viaggio del vicepremier, il tema dei migranti. Appena atterrato, infatti, Salvini ha scritto su Twitter di essere in elicottero "per vedere dal vivo il sistema di protezione dei confini adottato dal governo". Il muro anti-migranti a Roezke è stata la prima tappa del leader del Carroccio, dove era atteso dal premier ungherese Viktor Orbán. "Ora al confine tra Ungheria e Serbia. Felice di incontrare di nuovo il premier Viktor Orbán e vedere con i miei occhi con quanta efficacia il suo governo contrasti l'immigrazione clandestina", ha scritto subito Salvini su Twitter. "Perché in Ungheria, così come in Europa e in Italia – ha aggiunto il ministro dell'Interno – si entra solo se si ha il permesso".

Il muro in questione si compone di due barriere diverse, costruite rispettivamente nel 2015 e nel 2017 al confine fra Serbia ed Ungheria, per fermare i migranti che tentavano di entrare in Europa attraverso la rotta balcanica. È alto circa tre metri e mezzo e lungo oltre 175 chilometri. "Vogliamo un Europa diversa che difenda la sicurezza, rilanci il lavoro, la famiglia e l'identità cristiana del nostro continente", ha commentato Salvini ai cronisti.

L'asse Salvini – Orbán in previsione delle elezioni europee è stato criticato in mattinata dall'alleato di governo, il leader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, che ha affermato: "Non ha senso fare la lotta contro l'austerity e poi allearsi con Orbán". Ulteriori accuse sono giunte dal segretario di +Europa, Benedetto della Vedova, che presentando la lista del suo partito alle elezioni, ha affermato che "Salvini va a baciare le pantofole da Orbán e sta con la democrazia illiberale". Della Vedova ha poi definito il premier ungherese un nemico dell'Unione Europea, che allo stesso modo è contro l'Italia "sul dossier migranti e sull'economia", in quanto "approfitta del mercato unico e dei fondi europei facendo campagna contro l'Europa".

Anche Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera, ha usato dure parole per commentare la visita di Salvini in Ungheria, scrivendo su Twitter: "Anziché andare a inginocchiarsi sulla tomba di Imre Nagy, Salvini è andato a riverire Orbán che lo ha rinnegato, e a visitare la vergogna d'Ungheria, il muro anti-immigrati. Noi continueremo a batterci contro chi vuole distruggere storia e valori che sono il meglio dell'Europa".

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