Salvini contro Papa Francesco: “Schifato dal crocifisso falce e martello”
“Io non sono rimasto incuriosito, sono rimasto schifato“. Non usa mezzi termini Matteo Salvini nel commentare le immagini di Papa Francesco che riceve in dono un crocifisso con falce e martello dal presidente della Bolivia, Evo Morales, in occasione del suo recente viaggio in Sud America. Non è la prima volta che il leader della Lega Nord polemizza con Bergoglio (era già accaduto nei giorni in cui ardeva la polemica dell’emergenza migranti) e ai microfoni di Rtl 102.5 ci ha tenuto a manifestare il suo disappunto per quel regalo sicuramente stravagante: “Siamo rimasti tutti incuriositi e colpiti della croce con falce e martello donato dal presidente boliviano a Papa Francesco, lei lo avrebbe lasciato là? Io non sono rimasto incuriosito, sono rimasto schifato, perché nel nome di quella falce e di quel martello, in nome del comunismo sono morti milioni di persone nel mondo e tantissimi cristiani, uomini di chiesa, frati, suore, parroci".
Il Papa è tornato ieri in Italia. Sul volo che lo ha riportato a Roma nella conferenza stampa ad alta quota aveva spiegato: “Per me non è stata un’offesa. Ho lasciato alla Madonna di Copacabana l’onorificenza (la chuspa, un contenitore dove si tengono le foglie di coca non raffinate per masticarle e per usarle per il tè) che mi ha dato il presidente, ma il Cristo lo porto con me”. Matteo Salvini ha poi continua ai microfoni di Rtl 102.5. "Adesso va bene tutto, però sorridere, rivendicare, me lo porto a casa, è un'offesa a chi in nome di quel simbolo ci ha lasciato la vita, il comunismo nel mondo ha fatto più crimini del nazismo. Io non sono qui col bilancino a dire era peggio Hitler o era peggio Stalin, erano uguali, però vederlo accostato a Nostro Signore, ma lo dico da ultimo dei buoni cattolici, da primo dei peccatori, però mi ha dato veramente fastidio", conclude.
