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Salvini contro il grattacielo multietnico Hotel House di Porto Recanati: “Va abbattuto, ci vogliono le ruspe”

In visita ufficiale, il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è reacato all’Hotel House di Porto Recanati, grattacielo di 17 piani abitato da 1700 persone per il 90% di origine straniera da tempo al centro di polemiche locali, e ne ha chiesto l’abbattimento: “L’ultima volta mi sono dovuto travestire da imbianchino per arrivarci. Qui servono le ruspe, non c’è altro da fare. Da anni regnano degrado e abusivismo in questo posto”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il grattacielo multietnico Hotel House di Porto Recanati? Per il ministero dell'Interno, Matteo Salvini, va abbattuto con le ruspe. In visita ufficiale nelle Marche, il titolare del Viminale questa mattina ha fatto una puntata all'Hotel House di Porto Recanati, un grattacielo di 17 piani composta da 480 appartamenti abitati da 1700 persone, per il 90% straniere, e parlando con il prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, al questore Antonio Pignataro e al comandante dei carabinieri Michele Roberti, ha dichiarato: "O lo sistemi o lo abbatti. E per esperienza è più facile la seconda. Non c'è una terza via".

Salendo all'ultimo piano dell'edificio, il ministro dell'Interno si è fermato a parlare con alcuni residenti e ha detto loro: "L'ultima volta mi sono dovuto travestire da imbianchino per arrivarci. Qui servono le ruspe, non c'è altro da fare. Da anni regnano degrado e abusivismo in questo posto". L'Hotel House di Porto Recanati da anni è al centro delle polemiche per via di denunce per scarsa sicurezza presentate da cittadini ed esponenti politici della zona.

"Da troppi anni lo stabile è in queste condizioni. Non basta la buona volontà delle amministrazioni locali, della Prefettura e delle forze dell'ordine, come Ministero chiederemo un intervento radicale insieme ad altri ministeri. Per quello che mi è dato vedere prevedo l'abbattimento, non vedo altre soluzioni. Non posso dare tempi se non ho un progetto in mano", ha dichiarato Salvini durante la diretta Facebook dall'Hotel House.

"Siamo tutti con te, ma facci lavorare", hanno detto alcuni migranti nigeriani e pakisani al ministro dell'Interno Matteo Salvini al termine del sopralluogo, chiedendo al titolare del Viminale di occuparsi della situazione dell'Hotel House senza però utilizzare il pugno di ferro.

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