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Salvini contro il governo: “Primo Cdm primi interventi pro-migranti, sono senza vergogna”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta la decisione del Consiglio dei ministri di impugnare una legge regionale del Friuli Venezia Giulia perché ritenuta discriminatoria nei confronti dei migranti: “Primo Consiglio dei ministri, primi interventi a favore degli immigrati… Governo senza vergogna”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il senso della diretta Facebook di Matteo Salvini di questa sera è spiegato bene nelle parole utilizzate per lanciare il video su Twitter: “Primo Consiglio dei ministri, primi interventi a favore degli immigrati… Governo senza vergogna! Per loro prima le poltrone, per noi prima gli italiani”. Salvini si riferisce alla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare una legge regionale del Friuli Venezia Giulia (a guida leghista) perché ritenuta discriminatoria nei confronti dei migranti. Salvini prosegue il suo attacco durante la diretta: “Indovinate di che cosa si è occupato il primo Consiglio dei ministri di questo governo di sinistra non votato da nessuno? Guarda un po', di immigrati. Sono state impugnate due leggi della Regione Friuli Venezia Giulia, a guida leghista. Una prevedeva degli aiuti alle imprese che davano lavoro a dei disoccupati con il criterio di essere residenti in regione da almeno cinque anni. L’altra prevedeva dei soldi per i rimpatri volontari degli immigrati. Bell'esordio, rispettoso dell'autonomia, dei comuni, dei governatori, dei territori, degli italiani. Non è solo un governo Pd-M5S, c'è anche LeU. Pessimo inizio, le prime leggi impugnate sono contro gli italiani. Noi non cambiamo nel nome del ‘prima gli italiani'. Il governo di sinistra può fare quello che vuole, noi andiamo avanti”.

Salvini parla anche dell’indagine a suo carico per diffamazione nei confronti della comandante della Sea Watch, Carola Rackete: “Oggi sono indagato per diffamazione perché avrei diffamato la signorina Carola. Quella brava ragazza che ha speronato la motovedetta della Guardia di finanza. Lei è libera per il mondo, io indagato per diffamazione. Lei passeggia tranquilla, colui che l’ha fermata viene indagato. Va bene così. Se pensate di fermarmi avete trovato la persona sbagliata, ministro o non ministro”.

Poi il leader della Lega guarda al futuro: “Stiamo preparando una coalizione per gli italiani, che superi la distinzione destra-sinistra”. Da qui poi torna all’attacco del governo e, in particolare, del Movimento 5 Stelle: “Sono passati dai gilet gialli a Gentiloni, il rivoluzionario che questo governo di poltronari ha indicato per la Commissione europea. Il massimo del sistema di potere, dei salotti, dei poteri forti. Berlino e Parigi stanno stappando lo spumante”. Salvini torna a definire questo governo “abusivo”, essendo nato – a suo parere – solo “nel nome dell’odio e delle poltrone”.

Per questo lancia una battaglia che definisce “pacifica, democratica, ma determinata” e che avrà inizio già il 15 settembre a Pontida. “Lunedì a Roma ci sarà la fiducia – ricorda ancora Salvini – e ci sarà un presidio fuori Montecitorio senza bandiere, aperto agli italiani perbene che sono schifati da questo poltronificio sulla loro pelle e sul loro portafoglio”. Infine, ancora un attacco ai suoi ex alleati di governo e a chiunque faccia parte di questo nuovo esecutivo: “Godetevela finché ce la fate perché poi per voi è finita. Non so come fate ad andare in giro senza aver vergogna, senza mascherarvi”.

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