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Salvini contro Bellanova: “Vuole regolarizzare esercito di clandestini. Pensi prima agli italiani”

“Sono in Senato ad ascoltare il ministro dell’Agricoltura che ha appena chiesto la sanatoria per centinaia di migliaia di clandestini da far lavorare nei campi. Ma non avrebbe più senso aiutare tutti gli Italiani che hanno perso e perderanno il lavoro per il virus, dando a loro precedenza e contratti, invece di pensare a “regolarizzare” un esercito di clandestini?”: così il leader della Lega, Matteo Salvini, attacca la proposta della ministra Teresa Bellanova di regolarizzare i migranti che lavorano nel settore primario, colpito in queste settimane dall’emergenza coronavirus.
A cura di Annalisa Girardi
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha attaccato la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova che nei giorni scorsi aveva suggerito di regolarizzare i lavoratori migranti nel settore primario, rispondendo in questo modo alla scarsità di manodopera agricola causata dall'emergenza coronavirus, ma anche per combattere il caporalato. Il senatore del Carroccio ha accusato la ministra di Italia Viva, che ha presentato la sua proposta in Senato, di pensare prima a un "esercito di clandestini" piuttosto che gli italiani che hanno perso il lavoro a causa della pandemia.

"Incredibile. Sono in Senato ad ascoltare il ministro dell’Agricoltura che ha appena chiesto la sanatoria per centinaia di migliaia di clandestini da far lavorare nei campi. Ma non avrebbe più senso aiutare tutti gli Italiani che hanno perso e perderanno il lavoro per il virus, dando a loro precedenza e contratti, invece di pensare a “regolarizzare” un esercito di clandestini???", ha scritto Salvini su Facebook pubblicando una foto che lo ritrae tra i banchi di Palazzo Madama.

La ministra, nei giorni scorsi, aveva fatto presente come il settore primario, a causa dell'epidemia, stesse soffrendo della mancanza di lavoratori: "A causa del Covid 19 mancano all'appello più di 250mila lavoratori agricoli. Il rischio concreto è dover lasciare nei campi una parte cospicua dei prodotti coltivati: non possiamo permetterlo. L'agricoltura si sta confermando, come abbiamo sempre affermato, un settore strategico. Un'opportunità. Per i nostri concittadini oggi senza occupazione e che vogliono lavorare. Per chi continuerà a farlo grazie alla proroga dei permessi di soggiorno che abbiamo deciso fino al 31 dicembre prossimo. Per chi in agricoltura ha a cuore la legalità, e la difesa dei diritti e delle vite umane. Per chi da tempo aspetta di essere sottratto alla spirale del nero, dello sfruttamento, della negazione di ogni forma di umanità. La politica deve farsi carico di queste scelte su cui si è fin troppo tergiversato. Dobbiamo essere all'altezza di questa sfida".

Bellanova aveva quindi avanzato la proposta di conciliare questa esigenza alla lotta al caporalato e allo sfruttamento in cui cadono moltissimi migranti, che spesso non riescono a inserirsi nel mercato del lavoro legale proprio a causa del loro status giuridico: "Quando parlo di regolarizzare queste persone, parlo di combattere il lavoro nero, di tutelare tutte quelle imprese che scelgono, e sono la maggior parte, la legalità, di garantire concorrenza leale, di assicurare diritti e dignità. È una sfida di civiltà, giustizia sociale, buona economia che ci interroga tutti. Io non mi tiro indietro", aveva aggiunto la ministra.

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