Salvini contestato a Mondragone: “Il posto di quei delinquenti non è la piazza, ma la galera”
Dopo le tensioni e le contestazioni di oggi a Mondragone, Matteo Salvini in diretta Facebook commenta quanto successo: "Non sono riuscito a parlare con tutte le persone con cui avrei voluto perché i soliti delinquenti, criminali e teppisti dei centri sociali hanno sfasciato tutto. Hanno tagliato i fili staccando casse e microfoni, hanno lanciato bottiglie, uova, bastoni, acqua, sputi, insulti… Ma non fanno paura a me, anzi mi danno ancora più carica", afferma Salvini. L'ex ministro dell'Interno prosegue: "Non è normale. Al di là dell'idea politica, vi sembra normale che qualcuno venga interrotto con la violenza, con lanci di bottiglie, manomettendo gli impianti elettrici, menando cittadini… vi sembra normale?". Per poi chiedersi se a un comizio di un altro partito sarebbe mai successo quanto accaduto oggi a lui, il leader della Lega: "In questo momento ci sarebbe stata una diretta televisiva a reti unificate che avrebbero dato l'allarme contro le destre, i leghisti, i fascisti, i sovranisti, i nazisti… Giustamente condannati. Perché anche alle idee più strane si contrappongono altre idee. Non lanci di bastoni o di bottiglie. Sputi, insulti, bestemmie, menate con la polizia".
Salvini continua quindi a puntare il dito contro la stampa: "Avete visto qualcosa ai Tg? Secondo voi ci sarà qualche riga domani sui giornali. Sapete cosa mi hanno detto due giornalisti? Che li avevamo provocati. Un giornalista mi ha chiesto se mi sembrava il caso di venire a Mondragone. Uno per incontrare le mamme e gli inquilini dei palazzi dove convivono con i rom, o gli agricoltori, deve chiedere permesso ai centri sociali? E se i centri sociali a mazzate e bastonate interrompono un evento pubblico in una pubblica piazza è colpa nostra? Ma che giornalisti abbiamo?". Per poi prendersela con Roberto Saviano, che oggi è intervenuto sulla visita di Salvini a Mondragone: "Sono sicuro che domani ci sarà il Saviano di turno. Ma proviamo a pensare a cosa sarebbe successo a parti invertite. A parte che non c'è mai culturalmente nessun leghista che con la violenza andrebbe a sputare, bastonare, aggredire donne e uomini indifesi".
Il segretario del Carroccio afferma di non avere paura, ma di provare pena per chi oggi ha interrotto il suo comizio. "Qual è il mio nervoso? Gli agricoltori che erano in piazza, o le mamme che abitano in quei palazzi e non si sentono al sicuro, o ancora la signora aggredita dai rom che magari pigliano pure il reddito di cittadinanza: per questo mi incazzo. Per colpa di quei mentecatti, quei figli di papà mantenuti che non hanno problemi di cassa integrazione, di lavoro o di case popolari", prosegue. Ipotizzando che qualcuno fosse "pagato dalla camorra per fare casino". E ancora: "Chi è che ha convenienza che nulla cambi? La camorra. Quindi magari questi delinquenti sono pure a libro paga di qualcuno che non vuole il cambiamento. Le bellezze della Campania non possono rimanere ostaggio di quattro pirla, quattro delinquenti, quattro camorristi, quattro clandestini. Io non mi arrendo".
Salvini mostra quindi la camicia sporca, colpita da vari oggetti: "Puzzo, e ci credo… state voi per due ore in mezzo a quella gentaglia". Poi il riferimento al governatore della Campania, Vincenzo De Luca: "Aspetto la condanna del signor De Luca, vediamo se è un chiacchierone o se la violenza viene condannata sempre e comunque. In caso contrario la mia condanna sarebbe immediata e assoluta. Alle idee si risponde con altre idee. I bastoni e le bottiglie non sono una risposta". Poi conclude: "Non ci fermeranno: non c'è pietra, non c'è insulto, non c'è minaccia che tenga. E a quei delinquenti, perché non sono contestatori.. lo dico ai giornalisti sintonizzati. Chi non la pensa come me lo esprima civilmente e ha tutto il mio rispetto. Ma quelli che usano le mani no. Quelli che hanno aggredito e picchiato non sono Mondragone, sono delinquenti. Il loro posto non è la piazza, ma la galera".