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Salvini ci ripensa ancora sul lockdown: “Sarebbe sconfitta Italia, fare di tutto per evitarlo”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, cambia di nuovo idea sul lockdown e torna a escludere l’ipotesi di una chiusura totale, contraddicendo in parte quanto affermato questa mattina: “La cura per il Paese non è un ennesimo lockdown, che sarebbe la sconfitta dell’Italia e dell’economia. Dobbiamo fare di tutto per evitare un’altra chiusura”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Stamattina l’apertura all’ipotesi di un lockdown. Ora un ripensamento. O, quantomeno, un tentativo di escludere a ogni costo una nuova chiusura generalizzata. L’opinione di Matteo Salvini sulla gestione dell’emergenza Coronavirus e sulle restrizioni da mettere in campo continua a essere oscillante e a variare spesso. Così dopo le dichiarazioni di questa mattina sul lockdown (“Se ci sono le necessità di farlo è giusto farlo”), il segretario del Carroccio sembra aver cambiato parzialmente idea, chiudendo di nuovo all’ipotesi: “La cura per il Paese non è un ennesimo lockdown, che sarebbe la sconfitta dell’Italia e dell’economia. Dobbiamo fare di tutto per evitare un’altra chiusura”, afferma al Senato dopo l’informativa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Poco prima del suo intervento in Aula Salvini aveva già espresso lo stesso concetto attraverso un post su Twitter: “Chiusura totale? Sarebbe un disastro, non tanto per Conte (cosa ha fatto per sei mesi?) ma soprattutto per gli italiani. Bisogna lavorare per evitarlo, a ogni costo, tra le altre cose con cure e tamponi a casa”. Salvini apre invece a una collaborazione con il governo sulla gestione dell’emergenza: “Il centrodestra è pronto a collaborare, ma non ci interessa mezza poltrona, vogliamo dare idee, commissioni e bicamerali non ci interessano”.

Salvini non risparmia critiche a Conte: “L’unico confronto non l’ha avuto con Confindustria, con i sindacati, ce l'ha avuto con se stesso davanti allo specchio, non è più il momento di dire: quanto sono bravo e quanto sono bello. Una nuova chiusura sarebbe il fallimento di questi sei mesi del suo governo. Noi siamo disposti a lavorare per salvare vite e posti di lavoro, spero che nessuno sia disposto a lavorare per salvare se stesso e la poltrona”. Il leader leghista attacca anche il commissario straordinario Domenico Arcuri, sostenendo che “si dovrebbe dimettere oggi: in qualsiasi Paese normale il commissario che fallisce si dimette, non viene promosso”. Salvini, inoltre, invita il governo a “chiedere scusa”.

Il segretario della Lega continua a parlare della maggioranza e ad accusare i partiti che fanno parte del governo Conte: “State facendo tutto voi. La sua maggioranza le chiede il rimpasto. Glielo ha detto Marcucci: quando dice di verificare se tutti i ministri sono adeguati, è evidente che un ministro come la signora Azzolina non è in grado di gestire la scuola italiana. Noi siamo pronti a collaborare ma non vogliamo una poltrona. Né commissioni, né bicamerali”.

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