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Salvini chiede di rivedere sistema elezioni parlamentari all’estero: “Spesso ci sono brogli”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, punta a cambiare il sistema di elezioni dei parlamentari all’estero: “C’e da rivedere il sistema di elezione dei parlamentari all’estero, che spesso fa rima con truffa e broglio. I nostri parlamentari sono eletti in maniera limpida. Ci piacerebbe che fosse così ovunque e comunque”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, chiede di cambiare il sistema di elezione dei parlamentari all’estero, ritenendolo foriero di “brogli”. In conferenza stampa al Senato, Salvini spiega la sua idea: “L’Italia fuori dall'Italia sarebbe un'altra Regione. Sei milioni di persone troppo spesso dimenticati, di loro ci si ricorda solo quando si è vicino alle elezioni. C'e da rivedere il sistema di elezione dei parlamentari all'estero, che spesso fa rima con truffa e broglio. I nostri parlamentari sono eletti in maniera limpida. Ci piacerebbe che fosse così ovunque e comunque”. In vista delle prossime elezioni il leader del Carroccio ha grandi ambizioni: “Obiettivo della Lega è eleggere propri rappresentanti ovunque nelle circoscrizioni estere”.

Il leader della Lega prosegue nel suo ragionamento: “L’immigrazione a cui ci rivolgiamo sono i figli, i nipoti degli italiani che si meriterebbero di venire a vivere in Italia. Poi penso a chi va all'estero per agevolazione fiscali, ma il nostro sud sarebbe meglio. Sarebbe meglio avere loro che chi arriva con barchini e barconi. Poi penso a un Paese aperto ai turisti e alle attività economiche. Ci sono sei milioni di italiani residenti all'estero spesso dimenticati”.

Salvini parla anche del settore del turismo, in vista dell’arrivo della stagione estiva: “Spero che questa estate sia quella del boom economico, come nel secondo dopoguerra. Stiamo lavorando con il ministro del Turismo. Ricostruzione con i fondi europei, difesa del made in Italy, piano per la salute, sono questi i motivi per cui la Lega è entrata al governo”, aggiunge. E sul discorso degli spostamenti il segretario del Carroccio conclude: “Ci stiamo battendo in Europa perché i nostri residenti all'estero, vaccinati con vaccini non riconosciuti in Italia, possano tornare in Italia”.

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