Salvini cambia idea sulle elezioni: “Governo Draghi deve durare il più a lungo possibile”
Matteo Salvini sembra aver cambiato idea sulle elezioni. Allo scoppio della crisi di governo la Lega affermava che l'unico orizzonte possibile fosse quello del voto anticipato, ma ora la situazione è nettamente diversa. Con l'appoggio del Carroccio al governo di Mario Draghi la strada delle urne nel giro di qualche mese è subito apparsa come impercorribile. Di colpo dallo stesso lato di Pd, Italia Viva e M5s, Salvini si è trovato diverse volte a dover spiegare al suo elettorato questa decisione: e ha sempre sottolineato come fosse il tempo dell'unità e del superamento delle divisioni politiche per superare la grave crisi che il Paese vive da circa un anno. Ma ora la retorica dell'emergenza sembra aver fatto spazio a prospettive più a lungo termine: "Il governo dovrà durare il più a lungo possibile, fino a quando questo maledetto virus non sarà stato ridimensionato", ha detto intervenendo a Radio 24.
Anche la Lega sembra quindi aver abbandonato l'ipotesi di andare al voto nel giro di qualche mese, o comunque entro l'anno. Per quanto riguarda invece le elezioni amministrative, Salvini ha detto: "Aspettiamo indicazioni, chiedo al ministero dell'Interno se ci sono le condizioni di sicurezza altrimenti bisogna rimandare, noi lavoriamo per le squadre su Roma e Milano, ci sono diverse opzioni". Ad ogni modo, ora la priorità è arginare il contagio per evitare nuove ondate che costringerebbero a chiusure più severe: "Il virus di oggi non è quello dell'anno scorso, con le varianti: è chiaro che serve essere sempre più precisi a livello territoriale ed è per questo che misure nazionali, lockdown o zone rosse nazionali, non hanno senso. Se ci sono realtà provinciali o locali più colpite si intervenga, ma senza penalizzare 60 milioni di persone", ha proseguito.
E sulle decisioni da prendere in merito a restrizioni e regole anti-Covid ha aggiunto: "Sul Cts è chiaro che occorre un cambio di passo. Servono meno comunicazioni e meno confusione da parte dei virologi e dei consulenti, occorre una voce unica per quello che riguarda il Cts. Per quanto riguarda Arcuri lascio giudicare chi ci ascolta su mascherine, sui banchi con le rotelle e sui vaccini". Il segretario del Carroccio lascia alla comunità scientifica il giudizio sulle misure necessarie per contrastare la diffusione dell'infezione, ma puntualizza: "Se uno può andare a pranzo in sicurezza alle ore 13, lo può fare anche per cena alle ore 20. Su palestre e piscine, cinema e teatri penso che possano riaprire, ci sono tutte le prove di sicurezza".
E conclude, parlando di sottosegretari e nuovo governo: "È fondamentale la transizione ecologica, ma senza danneggiare famiglie e imprese. La famigerata tassa sulla plastica è una tassa che danneggia l'ambiente e le aziende italiane”