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La morte di Alexei Navalny

Salvini attaccato alla piazza pro Navalny: “Non so cosa accade da noi, possibile che io sappia come è morto?”

Salvini ha replicato alle contestazioni ricevute dalla Lega alla fiaccolata pro Navalny a Roma: “Difficilmente riesco a sapere quello che succede in tempo reale in Italia. Come posso giudicare cosa succede dall’altra parte del mondo?”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Lega di Salvini è stata contestata alla fiaccolata organizzata ieri sera in piazza del Campidoglio a Roma, a cui hanno partecipato tutte le forze politiche (ma non i leader del centrodestra) e i rappresentanti del Carroccio sono stati invitati ad andarsene. Il capogruppo Romeo ha risposto così alle critiche e ai manifestanti che gridavano "Vergogna, vergogna": "Ipocrita è chi si dichiara liberal democratico e vorrebbe vietare alla Lega di essere qui".

Oggi è Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5, a rispondere, sottolineando che sulla morte di Aleksej Navalny "è giusto fare chiarezza. C'è un morto e bisogna farla assolutamente. Ma la chiarezza la fanno i medici e i giudici. Non la facciamo né io né altri. Sicuramente" il decesso del dissidente russo non è stato causato "dalle emissioni di Co2 in centro a Milano".

"Difficilmente riesco a sapere quello che succede in tempo reale in Italia. Se la moglie dice che è stato avvelenato ci saranno elementi, immagino uscirà qualcosa. Come posso giudicare cosa succede dall'altra parte del mondo? Capisco la posizione della moglie di Navalny, bisogna fare chiarezza. Ma la fanno i medici, i giudici, non la facciamo no", ha detto ancora.

Da parte di Salvini e della Lega non sono mai arrivate parole chiare di condanna del Cremlino e di Putin. Anzi, il suo numero due, Andrea Crippa, ha detto che è presto per individuare e additare eventuali colpevoli.

Salvini ha poi minimizzato le contestazioni di ieri sera alla manifestazione a Roma: "Contestazioni da parte della sinistra ci sono tutti i giorni, sulla Tav, sul Ponte sullo stretto, sulla riforma del fisco e della giustizia.  Ieri eravamo in piazza per chiedere chiarezza e la fine di tutti i conflitti aperti", in Ucraina, in Medio oriente e nel mar Rosso. "Ci siamo andati, e tutte le fesserie sentite in questi anni sui legami con la Russia e i finanziamenti inesistenti della Russia sono state archiviate dai giudici, non è successo nulla. Noi siamo andati a manifestare silenziosamente e pacificamente e qualcun altro meno pacificamente ha sputato e ha urlato". 

Oggi Massimiliano Romeo è tornato sulla polemica: "Io penso che su Putin abbia sbagliato tutto l'Occidente. Adesso che si voglia dire che è colpa di Salvini e della Lega mi sembra davvero che è qualcosa che non sta minimamente in piedi. Hanno sbagliato tutti i governi occidentali. Le distanze la Lega le ha prese subito. Il giorno stesso che Putin ha invaso l'Ucraina", ha detto intervenendo ad Agorà Rai Tre.

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