Salvini attacca Apostolico e pubblica video in cui la giudice chiede sbarco dei migranti dalla Diciotti
Il governo continua lo scontro con la giudice Iolanda Apostolico, che venerdì scorso ha disapplicato il decreto Cutro, ritenendolo contrario al diritto dell’Unione europea e alla Costituzione, e non convalidando quindi i provvedimenti di trattenimento emessi dal questore di Ragusa nei confronti di quattro migranti tunisini richiedenti asilo, che sono stati rilasciati in attesa della definizione della domanda. Il governo ha poi annunciato che farà ricorso contro la sentenza.
Il vicepremier leghista Matteo Salvini pubblica un post su X, e un video, in cui si si vedono le immagini di una manifestazione al porto della città di Catania: "25 agosto 2018, Catania, io ero Vicepremier e Ministro dell'Interno. L'estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla "assassini" e "animali" in faccia alla Polizia. Mi sembra di vedere alcuni volti familiari…".
Nel filmato, tra i manifestanti c'è proprio la giudice Iolanda Apostolico, che protestava per il caso della Diciotti: la nave dopo aver salvato 190 migranti in difficoltà, e dopo essere rimasta ferma per cinque giorni al largo di Lampedusa, si era diretta verso il porto di Catania su disposizione del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. A quel punto il Viminale aveva negato l'autorizzazione allo sbarco, lasciando 177 migranti (nel frattempo 13 persone erano state evacuate per motivi di salute) a bordo della nave. Successivamente, il 22 agosto, venivano fatti sbarcare 29 minorenni non accompagnati, e solo nella notte tra il 25 e il 26 agosto veniva finalmente autorizzato lo sbarco dei 148 migranti ancora a bordo della Diciotti.
L'allora titolare del Viminale era stato poi è indagato per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio, ed era riuscito a evitare il processo grazie al voto del Senato, che ha negato l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti.
Proprio ieri Salvini aveva denunciato un ‘like' sui social messo dalla magistrata a un post del marito, un post che era un attacco allo stesso ministro e che si concludeva con un "fanculo Salvini". In quel momento il segretario della Lega era ministro degli Interno: "Domando a voi: ma è normale che un magistrato di Catania metta “mi piace” a post – del marito – che insultano il sottoscritto quando ero ministro dell’Interno, e poi decida di smentire i decreti del governo in materia di immigrazione?", ha scritto ieri su X il leader della Lega.
Da giorni va avanti la campagna del governo contro la giudice Apostolico, e la premier Meloni lunedì si è definita "basita" per la sentenza del tribunale di Catania che ha smontato la norma Piantedosi sul trattenimento dei richiedenti asilo all'interno di strutture dedicate.
"Non c'è nessuno scontro con la magistratura, la magistratura è libera di disapplicare una legge del governo e il governo è libero di dire che non è d'accordo", continua a ripetere Meloni da giorni. "Dico quello che penso, ognuno ha l’autonomia di pensiero, io ho il mio ma non è uno scontro. È un tema che riguarda una sentenza specifica, ma l’interpretazione di un attacco alla magistratura mi fa molto riflettere perché penso di avere anche io il diritto a dire che non sono d’accordo se viene disapplicata una legge del governo", ha ribadito, negando l'attacco frontale alla Giustizia in corso in questi giorni.
La giudice, chiamata in causa, si è difesa spiegando che si tratta di una "questione giuridica" che "non va trasformata in una vicenda personale".