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Salvini anticipa le regole del nuovo Codice della strada: in arrivo ergastolo della patente e alcol lock

Durante il question time di oggi alla Camera Matteo Salvini ha anticipato le regole del nuovo Codice della strada: ergastolo della patente, alcol lock e stretta su biciclette e monopattini.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: Le nuove regole per il Codice della Strada, che il ministero dei Trasporti si appresta a emanare, sono state anticipate dal capo del dicastero e vicepremier Matteo Salvini, che ne ha parlato al Question Time di oggi alla Camera.

Tra le priorità della riforma del codice della stradale "in primis c'è il contrasto alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti, il cosiddetto ergastolo della patente", ha spiegato Salvini, annunciando che entro il mese di giugno il Parlamento potrà iniziare a dare il suo contributo per un codice della strada che si propone di portare "più regole, più educazione e più sicurezza sulle strade italiane". 

"Un primo provvedimento frutto del confronto con gli esperti e con le principali associazioni" che si occupano di sicurezza stradale "è in dirittura d'arrivo e sarà oggetto di discussione penso a partire già dal mese di giugno", ha spiegato il ministro leghista. "Si tratta di modifiche puntuali al codice della strada, insieme a una legge delega per la riforma organica dello stesso codice della strada che contiamo di portare a breve all'esame di queste Camere".

Oltre all'ergastolo della patente "Ci sono altre soluzioni come l'alcol lock – ha aggiunto – che inibisce l'avvio dell'autovettura in caso di stato di ebbrezza così come abbiamo immaginato una serie di misure volte a sospendere la patente di guida in relazione a sistematiche violazioni del codice della strada".

In arrivo la stretta per biciclette e monopattini

Le nuove norme sulla sicurezza stradale prevedranno "casco, assicurazione, targa e freccia obbligatoria per monopattini e biciclette", ha aggiunto Salvini rispondendo a un question time alla Camera, ricordando che "proprio stanotte in provincia di Brescia è rimasto ucciso un ragazzo che andava in monopattino da un ragazzo che andava in moto". 

La smentita di Salvini sulle biciclette

In un colloquio con Libero il ministro Salvini ha poi smentito quanto detto in Aula, spiegando che "le targhe, frecce assicurazioni casco e limiti di velocità, sono per i monopattini, non per le biciclette". Una precisazione fatta al quotidiano, che nell'articolo dice che "qualcuno ha giocato a fare confusione", riportando una notizia errata. In realtà probabilmente è il ministro ad aver fatto confusione sulle misure in programma.

Salvini: "Autovelox non siano una tassa occulta"

Sull'autovelox, "stiamo lavorando perché siano uniformati a livello nazionale e siano strumento di utilità per salvare vite e non siano unicamente, in alcune situazioni, usati per fare cassa e rimpinguare le casse comunali", ha continuato il ministro.

"Il problema che si riscontra nelle prassi amministrative è che alcuni dei dispositivi utilizzati dai Comuni non sono omologati, e richiedono una manutenzione costante per preservare gli standard prestazionali. Al fine di omogeneizzare la strumentazione utilizzata sul territorio nazionale è essenziale quindi procedere all’equiparazione delle procedure di approvazione e di omologazione dei sistemi di rilevazione delle velocità. Quindi, un sistema unico e riconosciuto egualmente in tutta Italia. Un conto è piazzare l’autovelox in prossimità di scuole, ospedali, tratti particolarmente pericolosi, un conto è posizionare proditoriamente degli autovelox che non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale, ma che sono una tassa occulta su automobilisti e motociclisti", ha detto ancora in Aula il ministro in merito agli autovelox.

"Appena approvata la modifica legislativa cui stiamo lavorando, abbiamo già pronto lo schema di decreto interministeriale con il quale saranno trovati e omologati dispositivi e le apparecchiature di rilevamento delle velocità uniformemente in tutta Italia, e saranno definite le condizioni per l'installazione e l'esercizio dei dispositivi di controllo uniformi in tutti i Comuni, con definizione di regole certe, sanzioni giuste ed efficaci e diritto alla difesa per i cittadini che non possono essere strumenti, ma devono essere protagonisti della sicurezza stradale", ha aggiunto Salvini.

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