Salvini andrà in Nigeria e Siria. E sui vescovi dice: “La smettano di fare politica”
Torna a parlare del tema immigrazione Matteo Salvini, in concomitanza con i nuovi sbarchi di questi giorni e con l'ennesima tragedia al largo delle coste libiche. E, in una intervista ad Andrea Carugati sull'Huffington Post, annuncia il suo imminente tour internazionale che lo porterà, tra le altre tappe, anche in Nigeria e probabilmente in Siria. Spiega il leader leghista: "Vogliamo andare a mettere le mani là dove il problema immigrazione nasce, e la Nigeria è uno dei principali paesi di partenza. Andrò con un gruppo di imprenditori italiani, vogliamo dare una mano al nuovo governo di un paese potenzialmente ricchissimo per costruire sviluppo. I soldi, se ci sono, è preferibile spenderli là, sui fronti caldi".
Salvini sarà anche in Israele e negli Stati Uniti: "I viaggi in Israele e Usa sono due snodi fondamentali […] Per noi la reaganomics resta un riferimento fondamentale sui temi delle tasse, della concorrenza. Il nostro riferimento è chi pensa a una economia di questo tipo. I miei incontri saranno con esponenti del partito repubblicano”.
Continua intanto la polemica con i vescovi e da Pontedilegno il leader leghista ribadisce: "Io rispetto chi mi rispetta. So che la Chiesa, per il novanta per cento, è sana. C’è però qualche vescovo che fa politica. E poi un vescovo non dovrebbe insultare". E prima ancora era stato ancora più chiaro:" Mi piacerebbe che se ne occupassero alcuni vescovi a cui piace molto sproloquiare sull’immigrazione e rompere le scatole alla Lega. Si preoccupassero di sostenere una natalità normale in Africa, perché con questi ritmi non si può andare avanti".
