Salvini al convegno sovranista: “Noi come Davide contro burocrate Golia, sconfiggeremo tecnocrati dell’Ue”
I sovranisti europei si riuniscono a Firenze, che apre le porte all'evento "Free Europe". Una kermesse organizzata dal gruppo Identità e Democrazia per guardare alle elezioni europee di giugno 2024, che ha scelto come slogan tre parole: "Lavoro, sicurezza e buonsenso". Per Matteo Salvini è l'occasione per stringere e rafforzare i rapporti con gli alleati da tutta Europa, nel tentativo di creare una coalizione sul modello italiano che vede dalla stessa parte ID, Ecr e Ppe.
"Con Meloni e Tajani lavoro benissimo, non è in discussione un governo che a Bruxelles fa paura. Ma agli amici di centrodestra dico che come stiamo prendendo in mano l'Italia riportandola a crescere con un centrodestra unito, sarebbe un errore fatale dividere il centrodestra in Europa, perché fra Macron e Le Pen scelgo tutta la vita Le Pen senza dubbio", ha detto il leader leghista dal palco.
Il discorso di Salvini dal palco della kermesse sovranista
"Noi portiamo proposte e idee, lascio alla sinistra una presunta superiorità che ha perso da molto tempo. Per la prima volta il centrodestra unito e determinato può vincere e liberare Bruxelles da chi la sta occupando abusivamente per proprio interesse personale", ha proseguito Salvini.
Il vicepresidente del Consiglio, utilizzando un'immagine biblica, ha quindi paragonato le forze sovraniste a Davide che combatte contro i burocrati rappresentati da Golia. "Mi sono riletto un passaggio dell'Antico Testamento che riguarda la sfida tra Davide e Golia e penso che sia confacente a quello che stiamo facendo oggi. Oggi Golia è rappresentato dai burocrati e dai banchieri che sono i primi euroscettici perché chi ha derubato gli ideali di una costruzione comune per avere solo una sovrastruttura bancaria è il primo nemico dell'Europa", ha detto.
E ancora: "Davide ha sconfitto Golia che sembrava invincibile, oggi qua a Firenze sono convenute donne e uomini che armati di buon senso, coraggio e fede sconfiggeranno un gigante che è il primo nemico dell'Europa, i tecnocrati massoni che vogliono distruggere l'identità del nostro continente. Noi del Golia-Soros non abbiamo paura, di chi finanzia la distruzione della nostra civiltà non abbiamo paura".
Gli altri leader presenti a Firenze
"Oggi ho ascoltato amiche e amici di Paesi diversi, con culture diverse. Identità e Democrazia è un'unione tra diversi. Penso che la giornata di oggi sia storica, perché oggi può vedere la luce il Rinascimento dell'Europa che sarà fondato sul lavoro e diritti. Gli europei avranno una scelta, da una parte la libertà dall'altra la paura, da una parte i diritti e il lavoro, dall'altra l'estremismo", ha concluso Salvini.
A Firenze erano presenti ben 12 delegazioni straniere, tra cui l'AfD tedesca e il RN francese. Tra i leader più attesi c'erano Marine Le Pen e l'olandese Geert Wilders, che però non erano fisicamente presenti a Firenze, ma hanno inviato un videomessaggio. "La posta in gioco per noi è restituire il potere al popolo, siamo movimenti di resistenza democratica e patriottica di fronte a una struttura burocratica dominante, di fronte a un potere arbitrario", ha detto la leader Rassemblement National. "Nel momento in cui la Ue si appresta a cambiare e semplificare il patto per l'immigrazione, dobbiamo mobilitarci urgentemente in tutti i paesi d'Europa. Per la signora Von Der Leyen l'immigrazione non è un problema, ma è un progetto. Se non facciamo niente, lasceremo che Bruxelles governi a discapito della vita dei popoli europei", ha poi aggiunto Le Pen.
Wilders, da parte sua, nel videomessaggio inviato a Firenze ha detto: "La vittoria in Olanda sia l'inizio della vittoria in tutta Europa e non c'è momento e luogo migliore per affermarlo se non Firenze, culla del Rinascimento, la città della rinascita dell'Europa. Mi spiace non potere essere essere lì e incontrarci. Saluto il mio amico italiano numero uno Matteo Salvini, sempre onte di ispirazione per me e per anti altri". Per poi concludere: "La nostra identità, i nostri valori, e tradizioni sono la base su cui poggia la nostra nazione e l'eccessivo afflusso di immigrati può diminuire l'essenza di ciò che siamo oggi. Invito a prendere atto che la società coesa è quella che comprende al meglio e rispetta le proprie radici, sostenendo limiti ragionevoli all'immigrazione e per persino lo stop all'asilo temporaneo in maniera permanente. Proteggere gli interessi del nostro popolo non equivale a mancanza di compassione o empatia ma si tratta di dare priorità al benessere dei nostri cittadini, garantendo l'accesso all'accesso ai servizi, all'istruzione, all'occupazione".