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Salvati 820 migranti alla deriva nel Mediterraneo. Matteo Salvini: “Grazie alla Libia, rende vano il lavoro degli scafisti”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato il salvataggio degli 820 migranti alla deriva al largo della Libia e ringraziato la Guardia Costiera libica:”Ringrazio di cuore, da ministro e da papà, le Autorità e la Guardia Costiera Libica che oggi hanno salvato e riportato in Libia 820 immigrati, rendendo vano il “lavoro” degli scafisti ed evitando interventi scorretti delle navi delle Ong”.
A cura di Charlotte Matteini
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Gli 820 migranti alla deriva su sette barconi nel Mar Mediterraneo sono stati salvati dalla Guardia Costiera libica. A dare l'annuncio è stato il ministro degli Interni Matteo Salvini su Twitter. Inizialmente, la Guardia costiera italiana aveva raccolto l'sos, allertato le navi in zona e le autorità libiche, competenti a intervenire in quanto i gommoni si trovano nella loro area di Ricerca e soccorso. La Guardia costiera di Tripoli ha dunque assunto il coordinamento delle operazioni di salvataggio e ha salvatogli 820 migranti alla deriva, suscitando le ire delle Ong. Barcellona aveva offerto un porto sicuro mentre Malta aveva accusato l'Italia di essere "disumana". In serata, Matteo Salvini ha annunciato il salvataggio e ringraziato le autorità libiche per aver portato a termine l'operazione: "Ringrazio di cuore, da ministro e da papà, le Autorità e la Guardia Costiera Libica che oggi hanno salvato e riportato in Libia 820 immigrati, rendendo vano il "lavoro" degli scafisti ed evitando interventi scorretti delle navi delle Ong". 

"Alle 12.40 abbiamo risposto alle 7 chiamate della Guardia costiera di Roma rivolte a tutte le navi per il salvataggio in acque internazionali di 1.000 persone alla deriva. Risposta: ‘Non abbiamo bisogno del vostro aiuto, non siete necessari'. Ma se non vogliono barche che vadano in soccorso, cosa vogliono?", scriveva questa mattina su Twitter la Ong spagnola Proactiva Open Arms, la cui nave si trovava a 65 miglia dai gommoni in difficoltà. Di fronte alle proteste, Salvini non ha fatto alcun passo indietro e ha dichiarato: "Lasciamo che le Autorità libiche facciano il loro lavoro di salvataggio, recupero e ritorno in patria, come stanno ben facendo da tempo, senza che le navi delle voraci Ong disturbino o facciano danni. Sappiano comunque questi signori che i porti italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di esseri umani".

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