Salario minimo, Conte: “Maggioranza reintroduce le gabbie salariali per rompere la coesione sociale”
Al question time di ieri c'è stato uno scontro verbale tra il leader pentastellato Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. L'ex premier ha incalzato il governo chiedendo la sospensione dell'invio di armi a Israele, perché le bombe sganciate contro i civili e i bambini palestinesi non portino il nome dell'Italia. Conte ha puntato il dito contro l'esecutivo, accusandolo di avere poco "coraggio" e "vigliaccheria", ricordando l'astensione dell'Italia alla risoluzione sulla tregua umanitaria, lo scorso 27 ottobre alle Nazioni Unite.
La replica del titolare della Farnesina è stata durissima: "I codardi non stanno sui banchi di questo governo, onorevole Conte, e le chiedo di usare un linguaggio più consono a un uomo che è stato presidente del Consiglio".
Questa sera Conte è tornato sul botta e risposta di ieri:"Sia Tajani che Crosetto hanno dichiarato che il governo dal 7 ottobre avrebbe già disposto la sospensione della vendita di armi a Israele. Di questa circostanza noi non siamo a conoscenza, il parlamento non ne è a conoscenza. Io peraltro sono un deputato alla commissione esteri alla Camera", ha detto parlando con i cronisti all'uscita del Palazzo dei Gruppi della Camera.
"Devono chiarire, perché la circostanza è strana – ha aggiunto – c'è una legge che regolamenta in modo chiaro queste procedure. Cosa hanno fatto? Hanno disposto al 7 ottobre la sospensione della vendita di armi a Israele? Si può fare per legge in due circostanze: hanno ritenuto che Israele sia entrata subito in conflitto armato e hanno ritenuto questo conflitto non rientrante nel perimetro della autodifesa? Quindi stanno dicendo che Israele sta conducendo un'azione aggressiva e non di autodifesa? Oppure, altra circostanza, hanno disposto la sospensione perché ritengono che Israele si sia resa responsabile di gravi violazioni dei diritti umani?".
"Se il governo assume queste decisioni, e lo deve fare con un decreto del ministero degli esteri, ce lo deve dire. Chiarisca queste circostanze oscure. Su queste cose il governo ha il dovere della trasparenza e deve informare i cittadini e il parlamento".
Secondo Conte l'emendamento della maggioranza alla proposta delle opposizioni sul salario minimo reintroduce le gabbie salariali. Rispondendo al presidente della commissione Lavoro Walter Rizzetto, che ha negato il ritorno alle gabbie salariali, l'ex premier ha detto: "Invece no, all'articolo 1, secondo comma, lettera D del loro emendamento parlano di salari differenziati in relazione alle varie aree d'Italia, quindi significa tra nord e sud. Una prospettiva scellerata che reintroduce le gabbie salariali che pensavamo di aver superato una volta per tutte".
Peraltro, ha aggiunto Conte, "questo disegno si collega a quell'altro scellerato progetto di autonomia differenziata. Questa maggioranza getta le carte sul tavolo, scopre il proprio vero volto. Vogliono stravolgere la nostra Costituzione secondo un disegno accentratore in una sola figura di tutti i poteri. In più hanno fatto un patto scellerato tra di loro per realizzare contemporaneamente l'autonomia differenziata. Adesso arrivano anche le gabbie salariali. Un progetto per rompere la coesione sociale".