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Saccomanni: “La recessione è finita”

Il Ministro dell’economia a sorpresa e contrariamente alle stime spiega che presto l’economia italiana entrerà in ripresa: “Siamo ad un punto di svolta del ciclo, tra questo trimestre e il quarto, economia in ripresa “.
A cura di Antonio Palma
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"Credo La recessione sia finita, credo che tra questo trimestre e il quarto trimestre l'economia entrerà in ripresa" , con queste parole un po' a sorpresa riferite a Sky tg24 il Ministro del'economia Fabrizio Saccomanni ha annunciato che l'Italia non ha bisogno di una nuova manovra correttiva perché presto "la gestione dell'economia sarà più facile". Nonostante i dati ufficiali parlano di altro con il Pil ancora in discesa Saccomanni ha sottolineato che "Siamo tecnicamente in quello che si chiama punto di svolta del ciclo" visto che "stimavano un calo del Pil dello 0,4%, invece è stato molto meno grave, dello 0,2%". Il Ministro infatti critica apertamente le previsioni sia del Fondo monetario internazionale che della Banca d'Italia, che prevedono un flessione del Pil vicina al 2% nel corso del 2013. "Gli economisti sono famosi per non cogliere appieno i punti di svolta del ciclo" ha detto il Ministro, spiegando che le stime sono "troppo pessimistiche" in quanto "risentono della stasi politica ed economica che c'era fino a maggio" nel nostro Paese.

Saccomanni poi è passato ad elogiare il lavoro svolto dall'Esecutivo Letta che ha appena compiuto cento giorni di Governo. Secondo il titolare del Tesoro infatti le stime degli Enti economici nazionali e internazionali "hanno sottovalutato l'effetto delle misure di rilancio economico che il Governo ha messo in campo, come ad esempio il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione". "Dei 20 miliardi che dobbiamo pagare alle imprese 5 sono stati già materialmente erogati, e un totale di 17 sono stati girati agli Enti locali che devono provvedere al rimborso materiale"  ha spiegato Saccomanni ricordando che la misura ha fornito uno stimolo fondamentale all'economia italiana.

Certo non mancano gli aspetti negativi ha ammesso il Ministro, a cominciare dall'occupazione. "Per gli effetti sull'occupazione dovremo ancora aspettare" ha dichiarato Saccomanni parlando della possibile ripresa economica. Mentre per quanto riguarda il debito pubblico il Ministro ha ammesso che sarà difficile ridurlo se non si vende parte del patrimonio pubblico. "Stiamo studiando la possibilità di valorizzare il patrimonio in mano allo stato delle azioni di diverse società" ha annunciato il Ministro ricordando che "non sarà facile ridurre debito sul Pil solo con oculato rapporto tra spese e entrate, ma solo utilizzando anche gli asset a disposizione".

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