Russia rilancia petizione contro Mattarella, ma le firme sono false: ci sono Ciolanka Sbilenka e Galina Kocilova
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Pochi giorni fa, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha attaccato e minacciato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo paragone tra la Russia e il Terzo Reich nazista. In quell'occasione, Zakharova aveva anche parlato di una "petizione speciale", in cui "comuni cittadini italiani, giornalisti, personaggi pubblici hanno iniziato a scrivere di scusarsi con i russi per queste parole indegne". Poco dopo, però, è arrivata una sorpresa: molte delle firme sulla petizione erano fasulle. A testimoniarlo, dei nomi che sono vecchi giochi di parole o barzellette come Ciolanka Sbilenka, Vagina Quasinova e Galina Kocilova.
Poco dopo gli attacchi al capo dello Stato italiano, il 22 febbraio, lo stesso ministero aveva diffuso un video in cui il giornalista filo-putiniano Vincenzo Lorusso consegnava a Zakharova, commossa, le "prime 10mila firme" raccolte. "Oggi abbiamo incontrato il giornalista dell'agenzia di stampa International Reporters e autore del canale Telegram Donbass Italia, Vincenzo Lorusso", aveva scritto. "Il giornalista ha depositato le prime 10mila firme dei suoi connazionali per una petizione che condanna le dichiarazioni blasfeme del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui equipara la Russia al Terzo Reich".
Il ministero aveva insistito: "Più di 20mila persone hanno già firmato le scuse alla Federazione Russa e a tutto il popolo russo". Continuando poi: "A differenza di alcuni dei suoi leader, l'Italia e la gente comune italiana ricordano molto bene l'impresa dell'Unione Sovietica e il colossale contributo dei suoi popoli alla Vittoria".
"Ricordano anche il loro potente movimento partigiano, al quale, tra l'altro, parteciparono attivamente migliaia di eroi sovietici che combatterono contro il fascismo fianco a fianco con i loro compagni italiani", aveva concluso il ministero. Al termine del video, addirittura, Zakharova e Lorusso avevano cantato un pezzo di Bella ciao.
Molti si erano insospettiti da subito del fatto che i nomi delle persone che avevano firmato la petizione non fossero pubblicamente disponibili. Scavando un po', con screenshot circolanti in rete e le cache salvate del sito che permettevano di aggirare i blocchi digitali, i nomi hanno iniziato a emergere. E hanno dimostrato che molte delle firme erano false.
Difficile avere dubbi, quando tra i firmatari apparivano persone come Ciolanka Sbilenka. Nome che ovviamente non esiste in russo, e che era la battuta finale di una vecchia freddura su come si chiamasse la più famosa ballerina russa (o variazioni simili). Lo stesso vale per nominativi come Galina Kocilova e anche Vagina Quasinova. Ma anche per l'ex attore pornografico Gabriel Pontello.
Non è chiaro come siano arrivate queste firme, se i nomi siano stati generati da un bot o se, più semplicemente, gli italiani abbiano deciso di partecipare con nomi che deridessero la petizione russa. In ogni caso, i nomi falsi hanno dimostrato che l'iniziativa non aveva alcun controllo, e aveva più che altro uno scopo propagandistico, per sostenere che molte persone in Italia si opponevano al presidente Mattarella.