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Guerra in Ucraina

Russia, come è andato il vertice convocato da Meloni sulla rivolta della Wagner e cosa succede ora

La situazione in Russia è in continua evoluzione e il governo Meloni è in contatto con gli alleati internazionali. Tajani: “È un problema che riguarda la Federazione russa, non tocca a noi interferire”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La situazione in Russia sembra stia precipitando con il passare delle ore, dopo che le forze mercenarie del gruppo Wagner ha dichiarato guerra al Cremlino, minacciando un colpo di stato, anche se il capo dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, accusando i capi della Difesa russa e in particolare il ministro Shoigu di avere ordinato un attacco contro i suoi uomini, ha specificato che si tratta di "una marcia della giustizia"

All'alba il gruppo di miliziani di Prigozhin ha lasciato l'Ucraina ed è entrato in territorio russo, prendendo il controllo di tutti i siti militari nella città di Rostov-sul-Don, la più grande città della Russia meridionale, punto fondamentale per l'offensiva di Mosca contro Kiev.

Nella mattinata di oggi la premier Meloni ha chiarito che la crisi in Russia non deve far perdere di vista la priorità di sostenere l'Ucraina. Lo ha sottolineato al termine dell'incontro bilaterale con il cancelliere austriaco Karl Nehammer: "Quello che mi interessa è l'Ucraina. Non dobbiamo farci distrarre dall'attenzione per il nostro impegno a favore dell'Ucraina". La premier ha però convocato una riunione, a cui ha partecipato da remoto, con i ministri competenti e l'intelligence, per fare un punto su quando asta avvenendo in Russia.

Al vertice erano presenti i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Al termine dell'incontro è stata diffusa una nota da Palazzo Chigi: "Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue l'evoluzione della crisi in Russia e ha tenuto un vertice con i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell'Unione europea".

La premier ha spiegato che l'Italia è sempre in contatto con gli alleati internazionali. Mentre al momento per i 5.600 cittadini italiani che si trovano in Russia non risultano "segnalazioni negative", ha detto il vicepremier Tajani.

"Il governo segue da ieri sera l'evoluzione della situazione, oggi il presidente del Consiglio ha voluto riunire i ministri responsabili degli Esteri, della Difesa, i sottosegretari Mantovano e Fazzolari, con responsabili dell'intelligence per fare il punto della situazione. Abbiamo fatto un'analisi, con tutte le informazioni che arrivavano", ha spiegato ancora Antonio Tajani, intervenendo all'edizione speciale del Tg2. "Io ho partecipato a una riunione del G7, si è fatto anche lì il punto della situazione, ovviamente la questione russa è in evoluzione, è una questione che riguarda ovviamente la situazione interna di quel Paese, non tocca a noi intervenire e non tocca a noi interferire", ha ribadito. Un concetto che il titolare della Farnesina ha voluto ripetere anche ai microfoni di Rainews 24: "È un problema che riguarda la Federazione russa, non tocca a noi interferire e intervenire nelle vicende interne di quel Paese". Lunedì è prevista una riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue a Lussemburgo.

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