Ruotolo: “Cambiamo il PD, che oggi è occupato dagli eletti. Sulla RAI Meloni peggio di Berlusconi”
Ospite nella redazione napoletana di Fanpage.it, Sandro Ruotolo spiega le ragioni che lo hanno portato ad accettare la candidatura alle imminenti Elezioni Europee nelle liste del Partito democratico. Una candidatura espressione anche della maggioranza del partito guidato da Elly Schlein: “Sono in segreteria nazionale, sostenitore convinto del percorso di rinnovamento impostato dalla segretaria. Io credo che noi dobbiamo tornare a occuparci dei problemi della gente, ad ascoltare i militanti, insomma pensare un po' meno agli eletti e un po' più agli elettori". Nella lettura dell'ex senatore, il Pd deve ripartire dal basso: "Le elezioni europee rappresentano una tappa fondamentale del percorso di cambiamento. Per noi la qualità del consenso e la scelta della classe dirigente, assieme alla questione morale, sono temi importanti. Anche perché è l’opacità della politica che spesso ti porta al malaffare nelle grinfie della criminalità organizzata”.
Sulla trasparenza interna al partito, Rutolo insiste: “Noi abbiamo circoli che si aprono in campagna elettorale per sostenere X, Y e Z. Invece paradossalmente li dovremmo tenere aperti tutto l’anno e chiuderli in campagna elettorale, perché i militanti dovrebbero stare sul territorio. Il punto è che il partito non può essere occupato dagli eletti, ma dagli elettori e dai militanti. Noi dobbiamo cambiare il rapporto tra eletto ed elettore, cancellare ogni traccia di opacità e riconnetterci col nostro mondo e i nostri valori. Anzi, faccio un appello a tutti i militanti: dateci una mano a cambiare il partito”. Poi aggiunge, relativamente alla situazione in Campania: “De Luca sa che noi ci siamo espressi contro il terzo mandato, ma allo stesso tempo diciamo che non abbiamo il nemico in casa, che lui non è un nostro competitor. In questo momento voglio dire che il nostro avversario è l’Europa di Orban e della Meloni”.
La Rai e TeleMeloni
Da volto noto della televisione e giornalista di grande esperienza, Ruotolo attacca sulle vicende RAI: “La destra ha come unica strategia quella di occupare i luoghi di potere. Meloni e i suoi fanno molto peggio di Berlusconi, che mandava dei segnali di liberalismo e dentro la sua stessa azienda aveva comunque una sorta di opposizione interna. Il punto è che l’attuale classe dirigente del Paese, non potendo rivendicare la cultura fascista, si limita a occupare tutte le istituzioni culturali”. E chiosa: “Vogliono riprodurre un’epoca in cui c’era il MinCulPop e non c’era la libera stampa”.