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Presidenza Trump

Rudy Giuliani visita Salvini e nel suo ufficio trova una maglietta pro-Maga: “L’Italia è Paese di Trump”

L’ex sindaco di New York e fedele avvocato di Donald Trump, Rudy Giuliani, ha fatto visita al vicepremier Matteo Salvini ed è entrato anche nel suo ufficio al ministero dei Trasporti. Qui era appesa una maglietta dell’ultima campagna elettorale del tycoon. Giuliani ha twittato: “L’Italia è il Paese di Trump”.
A cura di Luca Pons
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Una maglietta con la scritta "Trump 2024, salva il nostro Paese", in bella vista nell'ufficio al ministero. Non è che servissero ulteriori prove per dimostrare che Matteo Salvini, tra i componenti del governo Meloni, è nettamente quello che supporta Donald Trump nel modo più aperto. Ma la visita di Rudy Giuliani a Roma ha dato l'ennesima conferma: "L'Italia è il Paese di Trump". L'ex sindaco di New York, diventato celebre dopo l'attentato dell'11 settembre 2001, oggi è il fedelissimo avvocato del tycoon, tra i più feroci anche nel rivendicare in tribunale (senza prove e sempre sconfitto) che le elezioni del 2020 fossero state truccate.

Dopo la visita a Salvini, avvenuta mercoledì scorso, Giuliani ha condiviso oggi sul suo profilo di X (ex Twitter) una foto insieme al vicepremier. I due indicano una maglietta appesa nell'ufficio di Salvini al ministero dei Trasporti: accanto alle foto da tifoso del Milan e a un dipinto della Madonna c'è una t-shirt promozionale dell'ultima campagna elettorale di Trump. Forse appesa solo per l'occasione, per compiacere l'ospite internazionale, ma poco importa.

Come detto, non è una sorpresa che il leader del Carroccio sia un aperto sostenitore del presidente repubblicano. Nelle ultime settimane lo ha candidato più volte al Nobel per la Pace e ha appoggiato senza riserve la sua linea (e quella di Vladimir Putin) per quanto riguarda il conflitto in Ucraina. Pochi giorni fa, la rottura definitiva con Zelensky ha messo apertamente il presidente americano in collisione con l'Unione europea e ha messo in imbarazzo l'intero governo Meloni – forse l'unico in Europa a non difendere apertamente del leader ucraino. Anche in quel caso, Salvini non ha esitato a prendere le parti di Trump

D'altra parte, anche se sulla questione dell'appoggio a Trump il governo sembra in confusione, Salvini è stato tra i primi ‘tifosi' del tycoon. Lo appoggiò apertamente già nel corso della sua campagna elettorale nel 2016, quando molti, anche nella destra statunitense e internazionale, scommettevano su altri nomi.

Giuliani ha condiviso la foto, qualche giorno dopo la visita, scrivendo solo: "Matteo Salvini mi ha fatto fare una visita al suo ufficio e guardate cosa c'era sul muro! L'Italia è il Paese di Trump". Quest'ultima espressione tradotta dall'inglese ("Italy is Trump country") può suonare anche come "l'Italia è territorio di Trump", ma la sostanza non cambia. Ancora una volta Matteo Salvini ha preso posizione, in quanto vicepresidente del Consiglio, schierando il Paese nettamente dalla parte del presidente americano.

In questi giorni, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è a sua volta alla ricerca di una linea sulla presidenza Trump, che le consenta di non rompere con l'Europa – cosa che invece Salvini, almeno a parole, sarebbe prontissimo a fare – ma anche di non sacrificare il rapporto diretto con il presidente repubblicano, che finora l'ha considerata un'interlocutrice ‘vicina'.  Sarebbero in corso i colloqui per organizzare una visita alla Casa bianca, anche se non c'è una data. L'Italia, insomma, continua a cercare di non schierarsi e bilanciare Usa e Ue. Mentre Salvini non perde occasione di chiarire da che parte vorrebbe far pendere la bilancia.

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