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Ruby ter, le chiamate di Berlusconi alle ragazze delle cene di Arcore pronte a parlare in tribunale

Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli si sono dette pronte a raccontare tutto sulle serata ad Arcore, nella residenza di Silvio Berlusconi. E non appena saranno sentite nell’ambito del processo Ruby ter, parleranno anche delle telefonate che avrebbero ricevuto dal Cavaliere dopo l’udienza del 6 ottobre. “Sentirmi chiamare dopo 24 ore, dopo mesi che non ti sento, è un po’ strano”, ha commentato Barbara Guerra.
A cura di Giuseppe Pastore
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Si sono dette pronte a raccontare la loro verità sulle serate ad Arcore. Al termine dell'udienza del 6 ottobre del processo Ruby ter, Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, due delle protagoniste delle cene nella residenza di Silvio Berlusconi, avevano comunicato di essere pronte a parlare del "bunga bunga" quando sarebbero state chiamate a testimoniare nell'aula del Tribunale. A 24 ore ore di distanza da quell'annuncio, però, le due – entrambe imputate nel processo – sarebbero state chiamate dall'ex presidente del Consiglio: "Il giorno dopo la mia presenza in Tribunale ho ricevuto una telefonata da Berlusconi che mi invitava ad Arcore – ha raccontato Guerra dopo l'udienza di ieri – Io ho negato l'invito dicendo che, se voleva, di contattare i miei legali". Ma Barbara Guerra non sarebbe stata l'unica ad essere contatta dal Cavaliere dopo l'udienza del 6 ottobre. Con lei, anche Alessandra Sorcinelli: "Berlusconi ha chiamato anche me – ha detto – ma non ho voluto rispondere sapendo che era lui".

Le chiamate di Berlusconi dopo l'udienza

I toni della chiamata ricevuta da Barbara Guerra non sarebbero stati "amichevoli": "Sentirmi chiamare dopo 24 ore – ha detto Guerra – dopo mesi che non ti sento è un po’ strano". Non ha voluto aggiungere altro, ma Guerra ha ribadito la sua innocenza, definendosi "vittima di questo processo" e dicendo che "non ho corrotto e non ho preso soldi". E ha anticipato che anche questa telefonata finirà in aula: "La conversazione è durata 10 minuti – ha raccontato – Poi magari, quando ci sarà l’udienza con i magistrati, farò presente anche di questa telefonata". Insomma, entrambe sono pronte a rivelare la loro verità e a riprendersi la propria "dignità che per dieci anni è stata calpestata", ha detto Alessandra Sorcinelli: "Siamo due persone perbene e di buona famiglia – ha aggiunto – E invece ci siamo trovate sui giornali come due criminali, due poco di buono". Sorcinelli parla anche a nome di Guerra, mentre attendono di essere sentite in aula: "Abbiamo lasciato correre – ha detto – sperando nel buon senso delle persone che venivano qua a testimoniare".

Il processo Ruby ter

Corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Sono i reati contestati all'interno del processo Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati che, dopo diversi slittamenti, è ripartito lo scorso 6 ottobre a Milano con gli esami dell'accusa. Secondo l'accusa, Berlusconi avrebbe pagato le ospiti delle serate organizzate ad Arcore per dire il falso nel processo sul caso Ruby. Nella prossima udienza, fissata per il 3 novembre, dovrebbe prendere corpo il calendario delle successive date del processo. Probabilmente già il 17 novembre potrebbe essere ascoltata una terza protagonista delle serate ad Arcore. Si tratta di Marysthell Polanco, anche lei pronta a parlare della cene nella residenza dell'ex premier. Dopo, sarà la volta di Guerra e Sorcinelli. Intanto, dal processo sarebbe emerso anche che a casa di alcune delle ragazze presenti nelle serate di Arcore, sarebbero state ritrovate copie delle memorie difensive di Berlusconi e delle lettere inviate nel 2013 con cui il Cavaliere spiegava di non poter più provvedere a versare loro una somma mensile di denaro. Nelle settimane precedenti, Berlusconi aveva inviato una lettera al Tribunale in cui contestava la perizia medico legale disposta nei suoi confronti dai giudici per valutare il suo stato di salute, anche sotto il profilo psichiatrico. Il leader di Forza Italia, infatti, aveva comunicato al Tribunale di poter procedere in sua assenza alla fase dibattimentale. L'avvocato del Cavaliere, tuttavia, ha fatto sapere che Berlusconi starebbe valutando comunque la possibilità di rendere delle dichiarazioni pubbliche fuori dall'aula.

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