Ruby ter, chiesto il processo per Silvio Berlusconi e altri trenta indagati
La procura di Milano ha chiesto il processo per Silvio Berlusconi nell'indagine Ruby ter in cui l'ex premier è accusato di corruzione in atti giudiziari. In particolare Berlusconi è accusato di aver pagato 21 ragazze, tra cui Karima el Maroug, in arte Ruby Rubacuori, e le altre persone, tra cui alcune ospiti delle serate del Bunga bunga, per aver testimoniato il falso nel procedimento, in cui l’ex Cav. era stato assolto, nel Ruby bis, di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti. Insieme a Berlusconi, i magistrati milanesi hanno chiesto il processo per altri trenta indagati, compresa la stessa ragazza marocchina. Spetterà al gup decidere se il leader di Forza Italia dovrà affrontare un nuovo processo.
Il processo Ruby ter contro Berlusconi
Lo scorso 30 giugno, il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio avevano concluso le indagini a carico di Berlusconi e delle altre persone indagate e oggi è stata formulata la richiesta di rinvio a giudizio. Nell'ambito del fascicolo ‘ter' Berlusconi, Ruby, 21 ragazze ospiti delle cene ad Arcore ed anche altri indagati, tra cui l'avvocato Luca Giuliante, ex legale della marocchina, rispondono di corruzione in atti giudiziari. L'altra accusa è quella di falsa testimonianza, mentre l'ex compagno di Ruby, Luca Risso, deve rispondere di riciclaggio. Gli inquirenti hanno analizzato intercettazioni, documenti acquisiti, messaggi WhatsApp e anche video, e stabilito che Berlusconi dal 2011 avrebbe comprato il silenzio o la reticenza delle cosiddette ‘olgettine', prima ospiti delle serate e poi testimoni nei due processi sul caso Ruby, pagando nei loro confronti quasi 10 milioni di euro, tra cui sette milioni finiti alla stessa giovane marocchina, minorenne all’epoca dei fatti oggetti di inchiesta. Le ospiti delle residenze di Berlusconi, in particolare, sarebbero state ricompensate con bonifici, assegni, contanti, case, auto e contratti di lavoro.