Rottamazione quater, in arrivo nuova scadenza: entro quando pagare e cosa rischia chi non lo fa

Manca poco alla scadenza per la settima rata della rottamazione quater delle cartelle. Formalmente, il giorno indicato dall'Agenzia delle Entrate è domani, venerdì 28 febbraio 2025. Grazie al fatto che per legge sono previsti cinque giorni di tolleranza, però, la scadenza effettiva è poco più lontana: mercoledì 5 marzo è l'ultimo giorno in cui sarà possibile pagare per restare in regola. Altrimenti, si decadrà definitivamente dalla rottamazione. Non ci sarà nemmeno la possibilità di utilizzare la riapertura dei termini per la rottamazione varata per il 2025.
L'importo è quello che l'Agenzia aveva già comunicato al contribuente, quando ha aderito alla rottamazione. Una apposita Comunicazione delle somme dovute è stata inviata via pec, con le scadenze dettagliate e i documenti già allegati per il pagamento.
Come pagare la settima rata della rottamazione quater delle cartelle
Per recuperare la Comunicazione, e con essa i moduli per il pagamento, è sufficiente andare nella propria area riservata sul sito dell'Agenzia delle Entrate accedendo con Spid o Carta di identità elettronica. Qui se ne può scaricare una nuova copia. In alternativa, è possibile fare richiesta anche dall'area pubblica del sito: in questo caso, si riceverà la comunicazione con annessi moduli via mail. Per completare la richiesta sarà necessario avere una copia del proprio documento di identità.
Il pagamento si può effettuare con il proprio servizio di banking online, anche tramite tutti gli operatori che aderiscono a PagoPa. Sempre parlando delle opzioni digitali, è possibile versare la somma dovuta dal sito dell'Agenzia delle Entrate, oppure con l'applicazione dedicata Equiclick. Se si preferisce farlo di persona, invece, c'è la possibilità di pagare in banca, agli sportelli degli uffici postali, ma anche in alcuni sportelli bancomat e nelle tabaccherie. Un'ultima possibilità è prenotare un appuntamento agli sportelli dell'Agenzia.
Perché chi non paga non potrà approfittare della riapertura
Come sottolineato, chi non paga questa rata – o lo fa in ritardo, o con una somma più bassa del dovuto – sarà escluso definitivamente dalla rottamazione quater. L'agevolazione permette di mettersi in regola con il Fisco pagando solamente la somma dovuta (risalente al periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022), senza interessi o sanzioni. Ma chi salta una rata è fuori.
Con il recente decreto Milleproroghe, il governo Meloni ha riaperto i termini per i cosiddetti ‘decaduti'. Una volta che l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione i moduli necessari, nelle prossime settimane, avranno tempo fino al 30 aprile per aderire nuovamente e ritornare a godere i benefici della rottamazione.
Questa riapertura, però, ha un paletto molto specifico: può utilizzarla solamente chi non era in regola con le rate fino al 31 dicembre 2024. La settima rata che andrà in scadenza nei prossimi giorni, perciò, è al di fuori di questa misura. E chi non la paga non avrà possibilità di tornare a mettersi in regola con il Fisco approfittando degli sconti.