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Rottamazione quater, cosa sono le lettere inviate dal Fisco e come pagare le cartelle arretrate

L’Agenzia delle Entrate ha inviato una lettera ai 3,8 milioni di contribuenti che hanno fatto richiesta per la rottamazione quater. Il pagamento della prima (o unica) rata andrà effettuato entro il 31 ottobre 2023.
A cura di Luca Pons
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L'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha inviato la risposte a tutti coloro che avevano richiesto di poter accedere alla rottamazione quater pochi mesi fa. Sono stati circa 3,8 milioni i contribuenti che hanno presentato la richiesta, che riguardava le cartelle accumulate dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. La rottamazione quater, in particolare, permette di saldare il debito con il Fisco e mettersi in regola pagando solo la somma evasa, senza multe, interessi di mora o aggio, entro il 31 ottobre 2023.

Le lettere inviate a chi aveva fatto la richiesta contengono l'esito, per sapere se è stata accolta o meno. Nel caso in cui ci sia il via libera, il messaggio riporta anche l'elenco dei debiti da rottamare e l'importo dovuto all'Agenzia. C'è poi la possibilità che il versamento sia diviso in rate, se questa è la scelta che si è fatta nel momento in cui si presentava la domanda per aderire alla rottamazione. In questo caso, se le rate sono più di dieci, insieme alla lettera ci sono in allegato anche i primi dieci moduli di pagamento. Quelli successivi saranno inviati più avanti, e comunque prima della scadenza dell'undicesima rata.

Ciascuno può gestire i propri pagamenti andando direttamente nell'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate. Se per qualche motivo non si è in possesso della lettera con l'esito della richiesta di rottamazione (che è stata inviata via Pec o posta raccomandata), sul sito si può chiedere una copia della comunicazione delle somme dovute, e insieme a questa i primi dieci moduli di pagamento.

La scadenza da tenere a mente è soprattutto una: il 31 ottobre 2023. Entro questa data va versata la prima rata, o l'intero versamento se non sono previste rate. Il pagamento può avvenire in una sola soluzione, oppure può essere diviso, fino a un massimo di 18 rate.

In questo caso, la prima rata sarà dovuta entro il 31 ottobre e la seconda entro il 30 novembre 2023, e ciascuna dovrà valere il 10% del debito totale. Per i versamenti successivi, ci possono essere quattro pagamenti all'anno: rispettivamente entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 settembre di ogni anno, dal 2024 e fino (al massimo) al 2027.

Le modalità per pagare sono varie. Ad esempio, sempre dal sito si può attivare l'addebito direttamente sul proprio conto corrente. Così, il pagamento sarà automatico e non ci sarà il rischio di dimenticanze. In alternativa c'è il servizio ContiTu, che permette di versare solo alcune delle cartelle e ricalcolare l'importo dovuto per le altre, ricevendo poi i nuovi moduli di pagamento.

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