Rottamazione cartelle, via alle domande: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate su come rientrare

Via libera alla riapertura della rottamazione quater delle cartelle fiscali. Dopo l'entrata in vigore della misura che permetteva ai ‘decaduti' di tornare a beneficiare della rottamazione, oggi, 11 marzo 2025, è arrivato il passaggio pratico necessario: sul sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione è disponibile (nell'area pubblica, ma anche in quella privata) la piattaforma online per fare domanda entro il 30 aprile 2025. In più, sono presenti alcune Faq che rispondono alle domande principali dei contribuenti. Ecco come presentare la propria richiesta, quali sono i tempi e chi può aderire.
Come e quando fare domanda per la rottamazione quater
La domanda va presentata entro il 30 aprile 2025. Lo si può fare tramite l'area riservata, accedendo con Spid o Carta d'identità elettronica sul sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questa è la soluzione più semplice, perché richiede di compilare un form e selezionare quali cartelle solo incluse nella rottamazione.
Oppure lo si può fare anche nell'area pubblica, compilando un modulo più dettagliato e allegando i documenti necessari e indicando il numero delle cartelle e della vecchia Comunicazione delle somme dovute. Una volta effettuata la domanda, l'Agenzia risponderà entro il 30 giugno 2025 con la "Comunicazione delle somme dovute", che avrà le informazioni sulle rate e sui pagamenti da effettuare.
Come sapere se la domanda è corretta
Prima di questa data, comunque, si avrà la certezza che la richiesta sia stata completata correttamente perché arriverà una ricevuta dell'Agenzia. Per chi ha fatto domanda nell'area privata del sito, questa sarà consegnata direttamente tramite mail.
Chi invece ha fatto domanda dall'area pubblica avrà una prima mail con un link utilizzato solamente allo scopo di verificare quell'indirizzo. Dopodiché, cliccato quel link, arriverà una seconda mail con le informazioni di riepilogo. Solo a questo punto arriverà una terza mail, e questa conterrà la ricevuta vera e propria, da scaricare entro cinque giorni. Il motivo dell'attesa è che l'Agenzia dovrà verificare che tutti i documenti indicati e allegati siano in regola.
Chi può rientrare nella rottamazione delle cartelle: i requisiti
L'iniziativa è rivolta a tutti quei cittadini che avevano già aderito alla rottamazione quater, quindi avevano dei debiti da saldare risalenti al periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. In particolare, si parla dei cosiddetti decaduti, cioè persone che hanno saltato il pagamento di una rata prima del 31 dicembre 2024, oppure ha versato in ritardo o una somma più bassa del dovuto.
Questi contribuenti erano stati esclusi, ma ora possono rientrare. Niente da fare, invece, per chi ha saltato la rata più recente, quella in scadenza il 28 febbraio 2025. La riapertura, infatti, riguarda solo chi era decaduto entro la fine dello scorso anno.
Quali sono i vantaggi per chi ha debiti con il Fisco: dalle rate ai pignoramenti
Il beneficio più immediato della rottamazione è che è possibile pagare solamente il debito dovuto, evitando le sanzioni e gli interessi accumulati. L'unico svantaggio rispetto alla rottamazione ‘originale', per chi rientra, è che ci sarà un interesse del 2% annuo calcolato a partire dal novembre 2023.
Il pagamento potrà avvenire in due modi:
- in una rata unica entro il 31 luglio 2025
- in fino a dieci rate: entro il 31 luglio, il 30 novembre, il 28 febbraio e il 31 maggio di ogni anno fino a fine 2027.
La scansione in rate non sarà decisa dal contribuente, ma verrà proposta direttamente dall'Agenzia delle Entrate. La comunicazione del Fisco arriverà entro il 30 giugno 2025 e riporterà sia la divisione in rate, sia l'importo complessivo e di ciascun pagamento.
L'altro vantaggio è che nel momento in cui si fa domanda saranno sospese tutte le procedure esecutive già avviate (pignoramenti), a meno che non ci sia già stato il primo incanto con esito positivo, e non se ne potranno avviare di nuovi. Resteranno attivi eventuali ipoteche o fermi amministrativi.