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Rosy Mauro, Terzo Polo e Idv chiedono le dimissioni da vicepresidente del Senato

Richieste di dimissioni immediate per la leader della Lega Nord Rosy Mauro coinvolta nelle intercettazioni dello scandalo fondi che ha investito il Carroccio, il Terzo Polo minaccia di boicottare i lavori del Senato.
A cura di Antonio Palma
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Richieste di dimissioni immediate per la leader della Lega Nord Rosy Mauro coinvolta nelle intercettazioni dello scandalo fondi che ha investito il Carroccio, il Terzo Polo minaccia di boicottare i lavori del Senato.

Lo scandalo nei conti della Lega nord ha coinvolto anche una delle alte cariche del Senato la vicepresidente di Palazzo Madama Rosy Mauro, fedelissima di Bossi nonché capo del sindacato padano, che dalle intercettazioni viene considerata una delle beneficiarie degli esborsi fatti dall'ex tesoriere del Carroccio Belsito. E proprio il ruolo istituzionale coperto dalla Mauro è nel mirino di Terzo Polo e Idv che, senza mezze misure, chiedono la testa della senatrice alla vicepresidenza del Senato pretendendo immediate dimissioni da ogni carica istituzionale.

A scagliarsi per primo contro la vicepresidente del Senato è stato Giuseppe Valditara, senatore di Fli, ricordando che "è inaccettabile che una carica così prestigiosa sia infangata anche solo dal sospetto di comportamenti incompatibili con il decoro e la dignità della politica". L'affondo del Terzo Polo è duro e deciso, arrivando a minacciare addirittura di boicottare i lavori in Aula quando ci sarà Rosy Mauro a presiedere i lavori di Palazzo Madama. A dar manforte è arrivato poi anche il capogruppo dell'Idv Felice Belisario che ha auspicato che la senatrice si dimetta al più presto dal suo incarico perché "è' in gioco la credibilità della politica italiana, mica quella della padania che nessuno ha mai preso sul serio". Invito alle dimissioni sono arrivate tra gli altri anche dal vicepresidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, che ha detto "se fossi al posto della Mauro non resterei un minuto di più seduto sulla poltrona di vicepresidente del Senato anche per dimostrare che chi presiede un'Aula parlamentare deve avere l'autorevolezza necessaria per farlo ".

Dal suo canto Rosy Mauro rigetta ogni accusa e non ha nessuna intenzione di presentare le dimissioni, ma intorno a lei ci sono ben pochi rimasti a difenderla soprattutto nella Lega. A suo favore si è schierato invece il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri che ha avvertito "non bisogna arrivare a conclusioni affrettate perché sarebbe un grande errore". Ma a rispondere ancora una volta ci ha pensato lo stesso Belisario che ha rincarato la dose "gli scandali che coinvolgono il Partito degli onesti sono tali e tanti che Gasparri dovrebbe avere il buon gusto di tacere, invece di difendere l'indifendibile".

Per Rosy Mauro potrebbero prospettarsi tempi duri proprio all'interno del partito, al di là dell'incarico istituzionale alla vicepresidenza del Senato, ieri Maroni ha chiesto pulizia nella Lega delineando una sorta di resa dei conti tra le fazioni che già da tempo vedevano al centro dello scontro la stessa Rosy Mauro come una delle protagoniste del cerchio magico di Bossi.

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