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Rosy Bindi: “Berlusconi non ha vie d’uscita, si dimetta”

L’ex Presidente del Partito Democratico respinge ogni ipotesi di salvataggio di Berlusconi e anzi ricorda: “Fra poco c’è sentenza sul caso Ruby…”
A cura di Redazione
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Mentre il Partito Democratico si interroga sulle suggestioni rilanciate da Luciano Violante (che solo poche ore fa, pur precisando di non aver mai offerto un salvacondotto a Berlusconi, ha ribadito la sua opinione: Berlusconi deve potersi difendere nella Giunta per le Elezioni e, se necessario, anche davanti alla Corte del Lussemburgo), arriva da Rosy Bindi un deciso affondo contro Silvio Berlusconi. L'ex Presidente del Partito Democratico analizza la condizione politica e giudiziaria del Cavaliere ed appare piuttosto netta: "Non vedo via d'uscita per lui. Dovrebbe dimettersi. E poi forse il Capo dello Stato potrà analizzare meglio una richiesta di clemenza".

Nella lettura di Rosy Bindi, dunque, non c'è spazio per un eventuale salvataggio da parte dei parlamentari del Partito Democratico, men che meno sotto il ricatto di ripercussioni sul Governo guidato da Enrico Letta. Del resto, chiosa parlando della strategia di Berlusconi, "è davvero in difficoltà per pensare di andare avanti così"; la Giunta "farà tutti gli approfondimenti necessari ma non perderà tempo: la legge Severino è applicabile perché costituzionale e comunque è in arrivo la rimodulazione delle pene accessorie da parte della Corte d'Appello". Infine una stoccata, forse, definitiva: "E non dimentichiamo il processo Ruby e quello sulla compravendita dei Senatori. Non vedo via d'uscita per lui".

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