Rosato (PD): “Governo Pd-M5s? Io contrario, ma va bene se decidono gli iscritti con referendum”
Un governo tra Partito Democratico e Movimento 5 stelle? Ettore Rosato, padre della legge elettorale, torna a ribadire il suo "no" netto, anche se per quanto riguarda eventuali accordi sui temi apre alla possibilità di un referendum interno per gli iscritti dem. Intervistato a Un giorno da pecora su Rai Radio 1, Rosato ha dichiarato: "Non sono d'accordo a fare un governo con i 5 stelle, ma su decisioni importanti potrebbe essere utile una consultazione degli iscritti, anche sulla possibilità eventuale di fare un governo. Non rinnego nulla di quanto fatto con Matteo Renzi, tra qualche anno si guarderà indietro e si dirà ‘Col governo Renzi e Gentiloni le cose si facevano', Non so se questa legislatura sarà produttiva un quinto della precedente. Errori? Non abbiamo capito che la gente era stanca e stufa della sua situazione, al Sud sulla disoccupazione con le cifre sul Pil non davamo risposte. Renzi antipatico? È semplificatorio. Noi troppo di destra? Avremmo preso il 35%", ha sottolineato Rosato.
Ospite a Circo Massimo su Radio Capital, il dem Matteo Richetti ha invece aperto alla possibilità di instaurare un cosiddetto "governo di scopo" escludendo però il Movimento 5 Stelle: "Io penso che sull'Aventino il Pd non ci sia mai salito, ma la partecipazione a un governo Di Maio è da escludere. Bisogna capire se la proposta sul tavolo è un governo Di Maio con quei ministri e un programma che fatico a comprenderlo, e allora siamo molto lontani, o se si tratta di qualcosa di diverso. Il Pd potrebbe valutare la possibilità di un governo di tutti, o di scopo, come lo si voglia chiamare, ma dubito che Lega e M5s ci staranno". Per quanto riguarda il futuro del Pd e di Matteo Renzi, Richetti spiega: "Il prossimo segretario del Pd sarà eletto con le primarie. Il renzismo non è finito, quella spinta a cambiare la politica e il Paese non è per nulla terminata. Il lavoro che ha davanti il Pd è enorme e Renzi può avere un ruolo. Ma è bene che nei prossimi mesi non ci sia una sua presenza diretta nella vita del partito".