Rosato: “Con Italia Viva non c’è spazio per Conte, PD e FI decidano da che parte stare”
Nonostante le polemiche e le tensioni di questi giorni il governo è solido. Lo dice Ettore Rosato, presidente di Italia Viva in un'intervista con Fanpage.it, commentando le ultime vicende politiche a partire dall'incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e Giuseppe Conte: "Mi sembra che il governo sia solido e, al di là del rumore di sottofondo di Conte e dei Cinque Stelle, sta continuando a fare le cose che deve fare – afferma il deputato renziano – Certamente non aiuta, mentre ci si deve concentrare su problemi serissimi per il Paese si è continuamente distratti da chi cerca visibilità: non mi sembra un aiuto serio, però Draghi sta andando avanti sugli obiettivi che si era proposto, raggiungendoli. A fine giugno, nonostante la guerra, tutti gli obiettivi del Pnrr sono stati raggiunti".
Chiaramente le fibrillazioni di questi giorni sono anche un terreno preparatorio alle elezioni politiche del prossimo anno. Italia Viva aprirà al dialogo con una maggioranza allargata? "Cosa vuol dire una maggioranza allargata? Io penso che alle prossime elezioni non bisogna costruire coalizioni contro qualcuno, ma ci si deve presentare con un progetto per il Paese. Che deve essere realistico e strutturarsi con proposte che puntino allo sviluppo e non all'assistenzialismo, con una riforma strutturale della giustizia in senso garantista, con un piano serio sull'energia per non cedere più ai ricatti che abbiamo pagato in questi anni", spiega Rosato.
Italia Viva potrebbe allearsi con Conte o Di Maio?
In questo progetto, però, lo spazio per il Movimento Cinque Stelle o per la componente scissionista di Luigi Di Maio di Insieme per il futuro sembra oggettivamente ridotto. Il presidente di Italia Viva infatti chiarisce: "Quando dico che bisogna scegliere tra assistenzialismo e sviluppo dico che chi continua a dire che il reddito di cittadinanza è intoccabile con noi può fare poca strada; così come quando dico che ci vuole una riforma profondamente garantista della giustizia, escludo tutti i giustizialisti che con Bonafede applaudivano a riforme in quel senso".
Il futuro tra renziani e democratici
Chiaramente questo crea anche un problema con il Partito democratico, nel caso in cui volesse rendere sempre più strutturale l'alleanza con Conte o con Di Maio. "Non è un problema, è una scelta precisa – afferma il vicepresidente della Camera – Noi pensiamo che ci sia spazio per un centro in questo Paese in cui forze che condividono lo stesso progetto si misurano confrontandosi con i populisti di destra e di sinistra. Sta al Pd come a Forza Italia scegliere se preferiscono un campo riformista che sappia parlare con toni moderati e chiari al Paese o se preferiscono chi apre la finestra e annuncia l'abolizione della povertà".
Il piano energetico di Rosato: "Il nucleare è il futuro"
Infine il presidente di Italia Viva torna sulla questione energetica. Che ritiene centrale, così come reputa fondamentale tornare a parlare di nucleare nel nostro Paese. Specialmente dopo che anche il Parlamento europeo ha dato il via libera per inserire il nucleare all'interno della tassonomia green. "Bisogna cominciare a lavorare sul nucleare, ce lo ha detto anche l'Europa, e bisogna riaprire i tanti pozzi di gas che abbiamo chiuso per demagogia in questi anni e che invece possono alimentare il nostro Paese a costi bassissimi. Tra le rinnovabili c'è anche l'energia nucleare. Bisogna avere il coraggio di dire che le energie nucleari con le nuove tecnologie sono il futuro, che lo decidiamo o meno. Gli altri Paesi lo stanno già facendo. Il nucleare è già intorno all'Italia. Restare esclusi da questo settore industriale oltre che pagare a prezzi più alti l'energia è un errore gigantesco che non dobbiamo commettere", conclude Rosato.