Rosatellum bis, chi vincerebbe le elezioni con la nuova legge elettorale
La nuova legge elettorale, il Rosatellum bis, dopo la fiducia incassata al Senato su cinque dei suoi sei articoli, è sempre più vicino alla sua approvazione definitiva, attesa nella giornata di oggi. Si tratta di una legge che prevede l’assegnazione di parte dei seggi attraverso il sistema proporzionale e un’altra parte attraverso i collegi uninominali. L’incognita rimane quella della governabilità che un sistema elettorale di questo genere rischia di non garantire. Per questo, negli ultimi giorni, sono state pubblicate le prime simulazioni sulla base del nuovo testo. Ora è Youtrend a fornire un quadro più preciso e dettagliato di quello che potrebbe accadere alle urne con il Rosatellum bis, preannunciando la presentazione di un dossier che spiegherà nel dettaglio il quadro che potrà uscire dal voto.
La simulazione effettuata da Youtrend si basa sulla distribuzione territoriale del voto in diversi scenari applicandola agli effettivi collegi uninominali secondo la formulazione che era stata prevista per il Senato dal Mattarellum. Questa simulazione si basa sul calcolo del 36% dei seggi che verranno assegnati attraverso i collegi uninominali maggioritari e fa emergere cosa potrebbe accadere nei 618 seggi della Camera, escludendo i 12 della circoscrizione estero.
Il primo aspetto in evidenza è che nessuno può governare, con questa legge elettorale e sulla base degli ultimi sondaggi. Youtrend effettua il suo calcolo basandolo sulla premessa che alle elezioni si presentino quattro differenti coalizioni: quella del centrodestra (formata da Fi, Lega e FdI) che secondo i sondaggi sarebbe al 32,9%; quella del centrosinistra (con Pd e Ap) che sarebbe al 29,5%; il MoVimento 5 Stelle al 27,6%; e la coalizione di sinistra (Mdp e Si) al 5,2%. In questo caso il M5s avrebbe 189 seggi, il Pd con Ap 182. La coalizione con più seggi sarebbe quella di centrodestra, conquistandone 251.
Neanche una coalizione di larghe intese con Pd, Ap e Fi sarebbe in grado di raggiungere la maggioranza dei seggi (320) alla Camera: in questo caso si arriverebbe a 242 seggi, una cifra ben lontana dalla soglia necessaria per governare. Perché questa ipotetica coalizione raggiunga i 320 seggi servirebbe che nei collegi uninominali in cui a vincere è il centrodestra quasi tutti i candidati siano di Forza Italia. Ben 78 degli 85 collegi che andrebbero al centrodestra dovrebbero essere vinti da Fi e non dalla Lega o da FdI per permettere di far confluire quei parlamentari in questa eventuale coalizione di larghe intese. Una ipotesi improbabile, considerando che il centrodestra si affermerebbe in gran parte dei collegi uninominali soprattutto al Nord (Piemonte, Lombardia e Veneto), dove la Lega è più forte.
La simulazione sulla base del voto alle Europee 2014
Youtrend prova allora a fare un ulteriore passo in avanti, partendo dal presupposto che i sondaggi non necessariamente indicano ciò che realmente avviene alle elezioni. Youtrend prende allora in considerazione un caso, quello delle Europee del 2014, in cui è arrivata una netta affermazione del Pd. In quell’occasione il centrosinistra – sommando i voti di Pd, Ap, Verdi e Scelta europea – ottenne il 46% dei voti. Nonostante questo, non è detto che un numero così alto di voti corrisponda alla possibilità di governare. Secondo Youtrend, questo può avvenire solo nel caso in cui le altre coalizioni non prendano molti voti e seggi.
Alle Europee è avvenuto qualcosa di molto simile a questo quadro, con il centrodestra fermo al 26,7% e il M5s al 21,6%. Questo dato permetterebbe di avere una maggioranza alla Camera con 386 seggi. La mappa elaborata da Youtrend sulla base di questi risultati fa emergere che in quasi tutti i collegi il Pd è vittorioso e può eleggere i suoi candidati, grazie – soprattutto – a uno scarso risultato dei suoi avversari. Ma uno scenario ipotetico di questo genere, al momento e con tutti i cambiamenti avvenuti negli ultimi tre anni nel panorama politico italiano, sembra lontano.