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Roma, Marino trascrive 16 matrimoni gay. Prefetto: “Cancelli o lo faccio io”

Il primo cittadino ha sfidato l’ordinanza del Ministro degli Interni Alfano e trascritto 16 matrimoni gay in Campidoglio.
A cura di Davide Falcioni
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Il sindaco di Roma Ignazio Marino stamattina ha trascritto in Campidoglio 16 matrimoni omosessuali celebrati all'estero: si tratta di undici doppie di uomini e cinque di donne. Marino, accolto da una vera standing ovation, ha iniziato con Marilena Grassadonia e Laura Terrasi, insieme da 18 anni. "È uno splendido sabato mattina. Oggi è un giorno speciale per voi ma anche per tutti noi", ha detto il sindaco di Roma, che ha sfidato anche il netto "no" del prefetto Giuseppe Pecoraro, pronto ad "annullare d'ufficio" l'atto, in ossequio alla direttiva inviata dal ministero dell'Interno una settimana fa. Ignazio Marino ha dichiarato: "Dobbiamo pensare che oggi sia un giorno normale perché crediamo fortemente che tutti siano uguali e abbiano gli stessi diritti. E allora quale diritto più importante c'è di quello di poter dire al proprio compagno o compagna Ti amo. Un diritto che deve essere garantito a ogni uomo e ogni donna. In italia abbiamo un percorso da fare e che le leggi possano permettere a tutti di avere gli stessi diritti. Oggi atti importanti vengono trascritti nel registro di stato civile del Comune di Roma".

Alla cerimonia i media di tutto il mondo

La cerimonia di trascrizione si è tenuta nella sala Protomoteca alla presenza dei giornalisti di mezzo mondo, compresi Al Jazeera e NY Times. A nessuno è infatti sfuggita la portata storica dell'evento, con lo scontro diretto tra il primo cittadino della Capitale e il Minitro degli Interni Alfano (senza dimenticare ovviamente il Vaticano). Marino ha detto di godere del "via libera" del Presidente del Consiglio, anche se nella fila del PD non molti si sono spesi a favore del primo cittadino. L'assessore all'ambiente Estella Marino ha tuttavia detto: "E' è un atto che riconosce i diritti di tutti, diritti che negli altri Paesi dell'Unione europea sono garantiti da leggi nazionali. Si tratta chiaramente di un atto simbolico, a cui ne seguiranno altri, ma mi auguro che possa essere un passo che, insieme a quello degli altri sindaci, tenga accesa la discussione e porti finalmente all'approvazione di una legge nazionale".

Critiche sono arrivate da tutto il centrodestra ma soprattutto dalla diocesi di Roma. Angelo Zama, responsabile del settimanale Roma Sette, in edicola domani con Avvenire (quotidiano dei vescovi), ha definito la cerimonia "una scelta ideologica, che certifica un affronto istituzionale senza precedenti basato su una mistificazione sostenuta a livello mediatico e politico. La vita della città chiama ad altre urgenze reali. C’è un bene collettivo da promuovere a ogni costo, specialmente in questo tempo di crisi morale ed economica. Una provocazione come quella del sindaco Marino resta un mero vessillo dell’ideologia sul Campidoglio. Una ferita alla città e alla legge, che non serve a niente e a nessuno".

Il Prefetto: "Cancelli o faccio io"

Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha invitato il primo cittadino della Capitale a procedere alla cancellazione delle 16 trascrizioni delle nozze gay "altrimenti sarò costretto io a farlo per legge". Pecoraro ha dunque ribadito la sua posizione, in riferimento anche alla circolare Alfano, già comunicata al Campidoglio alcuni giorni prima della cerimonia. L'effettivo annullamento dei suddetti matrimoni deve rispettare i tempi burocratici della registrazione delle 16 trascrizioni. Tra martedì e mercoledì dovrebbe verificarsi l'effettivo annullamento degli atti di stamani.

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