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“Rolex dal Kuwait per la Pinotti”. Il ministro smentisce: “Rispettate le norme”

A pubblicare l’indiscrezione è stato il portale Dagospia, che avrebbe appreso la notizia da una non meglio precisata fonte araba. Il ministro della Difesa a stretto giro ha diramato un comunicato stampa smentendo l’articolo: “Notizie prive di qualsiasi fondamento”
A cura di C. M.
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Un regalo per le due figlie e un orologio in oro bianco e tempestato di brillantini per lei. L'orologio sarebbe un Rolex e "lei", invece, sarebbe il ministro della Difesa Roberta Pinotti. La vicenda, riferita da non precisate fonti arabe al magazine online Dagospia, avrebbe avuto luogo il giorno della “firma dell’accordo tra il Kuwait e Finmeccanica per la vendita di 28 caccia Eurofighter". Un affare che vale oltre 8 miliardi di euro, "la più grossa commessa di Finmeccanica da sempre”, scrive Dagospia. Questi regali, però, sarebbero stati tenuti nascosti dal ministro della Difesa, nonostante la legge imponga di non accettare doni dal valore superiore a 150 euro.

La notizia però rimane una semplice indiscrezione, non esistono conferme e prove concrete. Il Fatto Quotidiano, nell'articolo che riprende e ricostruisce la vicenda, sostiene che dalla descrizione fornita da Dagospia,"il modello di Rolex in questione sarebbe con tutta probabilità l’Oyster Perpetual Datejust 31: da donna, in oro bianco con una miriade di diamanti, zaffiri a comporre il numero romano sei, movimento meccanico a carica automatica. Valore? Oltre 43mila euro secondo il sito della Rolex", scrive il cronista.

Il ministro Pinotti, non appena appresa la notizia, ha diramato una nota per smentire l'indiscrezione di Dagospia: "In ordine ad alcune presunte indiscrezioni apparse oggi su Dagospia, il ministero della Difesa rende noto che il ministro Pinotti ha sempre seguito le prescrizione contenute nel Dpcmdel 20.12.2007 riguardo i cosiddetti ‘doni di rappresentanza‘. Ove ne ricorrono le condizioni detti doni vengono quindi presi in consegna e custoditi dall’Amministrazione Difesa. Sono perciò da considerare prive di qualsiasi fondamento le notizie apparse oggi su un sito web e riprese incautamente da altri", si legge nel comunicato stampa.

Prassi vuole, infatti, spiegano dal dicastero della Difesa, che tutti i regali che superano i 300 euro di valore – 150 euro è il limite massimo posto per i doni ricevuti dai dipendenti pubblici, invece – debbano essere presi in consegna dai funzionari del Ministero, in ottemperanza a una direttiva del 2007 emanata durante l'ultimo governo Prodi. Questi doni vengono poi presi in consegna dall'Amministrazione e custoditi in cassaforte. "É il caso, ad esempio, di un Rolex di assai più modesto valore di quello di cui parla Dagospia ricevuto dal ministro Pinotti in un’altra occasione", concludono. 

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