Rivalutazione pensioni 2024, la tabella degli aumenti fascia per fascia: le novità nella manovra
L'aumento pieno dell'assegno, grazie alla rivalutazione all'inflazione, non arriverà per tutti i pensionati. L'ultima bozza della manovra del governo Meloni, diffusa nelle scorse ore, prevede una tabella con delle distinzioni sulla base dell'importo dell'assegno percepito. Come accaduto già quest'anno, infatti, anche nel 2024 l'aumento dovuto alla rivalutazione dell'assegno pensionistico non sarà pieno per tutti, ma resterà del 100% per chi ha un assegno fino a 4 volte il minimo. Entro il 20 novembre il governo dovrebbe fissare la percentuale di variazione per la perequazione delle pensioni: il dato su cui si baserà il ricalcolo dell'assegno, tenendo conto dell'aumento del costo della vita. Al momento si parla di un valore tra il 5,5 e il 6%. Ma su questo ci sono ancora molti dubbi.
In ogni caso, qualsiasi sia alla fine la percentuale decisa per il ricalcolo, per molti pensionati non arriverà una rivalutazione piena. Lo schema, che penalizza al crescere dell'importo percepito, sarà il seguente:
- fino a 4 volte la pensione minima (sotto i 2.102 euro), rivalutazione del 100%;
- tra 4 e 5 volte la pensione minima (tra i 2.102 e i 2.627 euro), rivalutazione del 90%;
- tra 5 e 6 volte la pensione minima (tra i 2.627 e i 3.152 euro), rivalutazione del 53%;
- tra 6 e 8 volte la pensione minima (tra i 3.152 e i 4.203 euro), rivalutazione del 47%;
- tra 8 e 10 volte la pensione minima (tra i 4.203 e i 5.254 euro), rivalutazione del 37%;
- sopra le 10 volte la pensione minima (sopra i 5.254 euro), rivalutazione del 22%;
Parliamo, ovviamente, di una percentuale rispetto all'aumento e non di un taglio della pensione che viene già percepita. Rispetto allo scorso anno, il governo decide di andare ad aumentare dall'85% al 90% la rivalutazione per le pensioni tra le 4 e le 5 volte il minimo, mentre taglia ulteriormente quelle superiori alle 10 volte: dal 32% al 22%.