Ritirato il libro contro Salvini adottato in un liceo, Sasso (Lega) a Fanpage: “Anche il Pd si scusi”
Il caso del libro adottato al liceo Fanti di Carpi (Modena) che contiene frasi critiche nei confronti di Salvini e dei decreti Sicurezza emanati quando il leader della Lega era al Viminale durante il governo Conte, si è conclusa con le scuse della casa editrice e con il ritiro del volume. Ma le polemiche non si fermano.
Nel testo, Steps into social studies' edito da Clitt di Zanichelli, proposto agli studenti, si leggono delle palesi critiche alle politiche di Salvini su immigrazione e cittadinanza, al punto che il ministro dell'Istruzione Valditara ha avviato delle verifiche sulla vicenda, con il presidente dell'Associazione Italiana Editori e con la casa editrice.
In un riquadro del libro, in cui si parla di educazione civica, veniva riportate queste parole: "Nell'ottobre del 2020 il Consiglio dei Ministri ha adottato un decreto che ribalta molte delle peggiori politiche imposte dal precedente ministro degli Interni e leader della Lega, Matteo Salvini. Il decreto non è perfetto ma è un passo nella giusta direzione". Il riferimento, come informa il titolo del paragrafo, è alla revoca dei decreti Sicurezza voluta dal governo Pd-M5s. Il testo, è specificato in calce al passaggio, è tratto e adattato da un contenuto di Reliefweb.int, un sito che fa riferimento all'Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (Ocha), un ufficio dell’Onu.
Lo stesso Salvini in un post su Facebook ha parlato di un commento "intollerabile", perché "non è concepibile pensare di sfruttare l'insegnamento dei ragazzi per imporre orientamenti politici", auspicando che venga fatta chiarezza.
In risposta la casa editrice Zanichelli ha deciso di ritirare online il libro di testo. Appurato l'errore, si legge in una nota diffusa ieri, "la casa editrice ha rappresentato le sue scuse al ministero e all'Associazione editori e si è impegnata a provvedere all'immediato ritiro di tutte le copie disponibili online, assicurando che verrà a breve pubblicata una nuova edizione con una versione corretta". Ma della questione si continua a discutere, e la Lega, tramite il deputato Sasso, ha annunciato un'interrogazione parlamentare.
"È inammissibile che su un libro di testo scolastico si faccia propaganda politica – ha commentato a Fanpage.it Rossano Sasso, ex sottosegretario all'Istruzione – Dopo le scuse della casa editrice mi aspetto le scuse di quei docenti, attivisti di sinistra e in alcuni casi politici del Pd, che hanno svilito la propria missione educativa e il proprio ruolo, consentendo l'adozione di un libro di testo palesemente nocivo della reputazione di un politico e ministro in carica. Cosa avrebbero detto a Fanpage se un docente con la tessera della Lega in tasca avesse deciso di far adottare nella propria scuola un libro di testo, in cui si attaccano palesemente Giuseppe Conte o Elly Schlein? Per fortuna noi siamo diversi e abbiamo rispetto per gli studenti".
Durante l'informativa a Palazzo Madama del ministro dei Trasporti sui disservizi sulla rete ferroviaria, è stato il Pd a ricordare il caso, incalzando il vicepremier leghista. "Matteo Salvini è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti o meglio, dovrebbe esserlo, ma a constatare lo stato in cui e' ridotta la rete ferroviaria, oltre a mettersi le mani nei capelli, viene da chiedersi se effettivamente Salvini abbia compreso quale importante e delicato dicastero gli e' stato affidato. Lo stesso ministro ora trova il tempo di inveire contro un liceo di Carpi, ‘colpevole' di aver adottato un libro di testo nel quale, in un passaggio, si cita una sua misura in maniera critica", ha detto il parlamentare del Pd e segretario della federazione di Modena, Stefano Vaccari. "Senza voler considerare l'autonomia scolastica, che è un principio sacrosanto e bipartisan che appartiene alla democrazia, così come il fatto che gli studenti non sono contenitori vuoti che qualcuno si immagina di riempire e indottrinare, ci chiediamo – ha aggiunto – come Salvini possa avere anche soltanto un minuto per distogliere l'attenzione dai compiti dai quali dovrebbe essere preso come ministro".