Ritardi treni e rimborsi, impossibili quelli automatici. Salvini: “Con IA ristori anche per cancellazioni”

Il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini ha risposto in Aula a un'interrogazione sui tanti ritardi dei treni che si sono riscontrati quest'anno, e in particolare sui rimborsi dei biglietti dei cittadini che quei ritardi li hanno subiti. Salvini ha chiarito che non sarà possibile autorizzare i rimborsi diretti e automatici per i viaggiatori, la normativa europea lo vieta. Ma ha assicurato che il sistema implementato, che utilizza l'Intelligenza artificiale, previsto per velocizzare i risarcimenti, verrà presto allargato anche a cancellazioni e rinunce.
"Un'indagine di Altroconsumo pubblicata il 18 marzo evidenzia che in media il 36% dei treni Fracciarossa non è puntuale, il 65% dei casi nella tratta Salerno-Torino. Lo stesso dicasi per il Frecciargento, 7 su 10 in ritardo nella tratta Reggio-Calabria-Salerno", ha detto in Aula la deputata Gadda (Iv). "Visto che è una situazione che durerà anche nel 2025, le chiediamo, ministro, se questi disagi debbano essere solo sulle spalle dei pendolari e dei cittadini". La deputata però ha ricordato inoltre che il ritardo è calcolato da RFI solo a partire dai 10 minuti in su. Gadda ha annunciato che Iv presenterà una proposta di legge, per creare un fondo che possa ristorare i lavoratori e i pendolari, per ritardi inferiori ai 30 minuti o per rimborsi totale per ritardi superiori alle due ore. "Oggi i cittadini pagano l'Alta velocità per un servizio che non è per nulla di Alta velocità", ha detto Gadda.
Ecco la risposta di Salvini in Aula: "Le Ferrovie si trovano in un momento storico peculiare: da un lato sulla rete ferroviaria sono aperti più di 1.200 cantieri, mai avuti così tanti cantieri per manutenzione e nuove opere in precedenza; dall'altro lato si sta registrando il massimo dei treni circolanti che arrivano a superare i 10mila al giorno. Quindi massimo dei cantieri e massimo dei treni su linea", ha spiegato Salvini, rispondendo in aula alla Camera durante il question time a un'interrogazione di Italia viva proprio sulle iniziative volte ad aggiornare il sistema di indennizzo per i ritardi dei treni, con l'introduzione di un meccanismo automatico, e sull'eventualità di creare un fondo specifico per compensare i disagi sofferti dai cittadini per ritardi inferiori ai trenta minuti.
"Secondo alcuni dati forniti dal gruppo Fs, nei primi due mesi del 2025 la puntualità si attesta all'80,9% per l'Alta Velocità, 89,3% per i treni Intercity e al 91,3% per i regionali. Le soglie temporali del ritardo associate all'obbligo di rimborso e indennizzo sono state stabilite dal gruppo FS in coerenza con un regolamento europeo, il numero 782 del 2021: per evitare di corrispondere somme o bonus in maniera impropria a eventuali soggetti intermediari non è possibile purtroppo prevedere meccanismi di rimborso o indennizzo automatici che prescindano da una istanza presentata direttamente dal passeggero".
"In ogni caso – ha detto Salvini – per superare questa limitazione imposta dal regolamento europeo, ho chiesto a Trenitalia uno sforzo aggiuntivo per rendere più rapidi ed efficienti le procedure di rimborso. È stato quindi implementato un sistema basato sull'IA, denominato Smart Refund, in modo da rendere disponibili rimborsi e indennizzi per ritardo dei treni in pochi semplici passaggi. Il sistema è attivo dal 25 settembre scorso e ad oggi le richieste gestite sono state quasi 200mila. Il sistema è in fase di ampliamento per la gestione di tutti i casi di rimborso derivanti non solo da ritardi ma anche da cancellazioni e rinunce. Dal primo gennaio 2025, inoltre, per i possessori di biglietto digitale regionale è attivo il servizio di corresponsione automatica che, nei casi previsti di ritardo del treno, consente di ottenere in automatico l'indennizzo con riaccredito diretto sulla carta di credito dell'utente. Confermo pertanto il massimo impegno del mio ministero nel monitorare l'efficacia delle soluzioni adottate e per efficientare il sistema dei rimborsi".