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Ritardi nei trasporti, ora Salvini se la prende con i turisti che affollano stazioni e aeroporti

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini alla ricerca dei responsabili per i tanti disservizi e ritardi che interessano in questi giorni treni e aerei, dice che i disagi sono dovuti a un “incremento generalizzato dei turisti e dei passeggeri, sia nelle stazioni sia negli aeroporti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Prima la responsabilità era dei tecnici. Ora se i treni hanno rallentamenti e ritardi di due ore praticamente tutti i giorni, e se i collegamenti tra Nord e Sud Italia sono un'odissea, per il ministro dei Trasporti Matteo Salvini la colpa è dei turisti, che affollano stazioni e aeroporti. E intanto ci sono 4mila cantieri attualmente aperti che interessano la rete ferroviaria, per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, che contribuiscono a causare ritardi e cancellazioni del servizio.

"C'è stato un incremento generalizzato dei turisti e dei passeggeri, sia nelle stazioni sia negli aeroporti. Significa che, rispetto agli ultimi anni, abbiamo più treni in circolazione nonostante numerosi cantieri finalizzati a opere da oltre 30 miliardi di euro: siamo di fronte a numeri senza precedenti. Certo, ho assistito con grande preoccupazione ai disagi e ho fatto tutto quello in mio potere per sensibilizzare chi di dovere affinché venisse garantito un servizio efficiente", "ho attivato un tavolo di crisi, pretendo aggiornamenti quotidiani precisi sull'andamento della circolazione. Purtroppo scontiamo decenni di mancati investimenti e ora dobbiamo recuperare il tempo perso", ha detto Salvini in un'intervista al quotidiano La Verità.

Il problema è che Matteo Salvini, nella riunione convocata venerdì al suo dicastero – in quel caso con i soggetti interessati al traffico aereo – si è limitato a redarguire e ammonire, e a fare il punto della situazione sui tanti disagi che i passeggeri sono costretti ad affrontare in questi giorni.

In una nota Salvini ha assicurato che darà "la massima attenzione al dossier, anche in previsione di grandi eventi come il Giubileo o le Olimpiadi Milano-Cortina, con l'auspicio vengano risolti alcuni contenziosi con le realtà di handling", cioè i servizi per l'assistenza a terra agli aerei e ai passeggeri, che dovrebbe essere assicurata durante la sosta negli aeroporti. Anche in quel caso il vicepremier leghista, dopo aver ribadito nei giorni precedenti a Fs e alle società coinvolte "che è necessario massimo impegno per offrire un servizio all’altezza", ha individuato tra le cause dei disservizi nei trasporti i problemi informatici a livello mondiale, l'incremento generalizzato dei passeggeri (solo mese di luglio, a Fiumicino: +21% rispetto al 2023), ma ha fatto riferimento anche a "errori a livello europeo nella programmazione del traffico aereo che causano ‘ingorghi' nei nostri cieli".

Durante un question time alla Camera, lo scorso 24 luglio, aveva detto: "Rispetto ai disagi ferroviari segnalati nelle ultime ore che hanno visto lavoratori e turisti bloccati nei treni e nelle stazioni, abbiamo chiesto chiarimenti ai tecnici per comprendere le ragioni dei disservizi, perché è vero che siamo al massimo di cantieri aperti tra Pnrr, manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere", ma "non è accettabile la situazione in cui hanno viaggiato troppi passeggeri in queste ore". Insomma il ministro è abilissimo a elencare le cause dei problemi, e gli eventuali responsabili, ma le soluzioni non si vedono. Oltre all'indignazione del ministro, e a generiche reprimenda, sembra che ai cittadini e ai turisti non resti che armarsi di pazienza.

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