Rita Dalla Chiesa offende chi ha votato per il Csx in E-R: “Se lo ricorderanno alla prossima alluvione”
Ha scatenato polemiche sui social un post scritto su X dalla parlamentare di Forza Italia Rita dalla Chiesa, che commentando la sconfitta per il centrodestra alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, dove ha vinto il candidato dem Michele De Pascale, ha tirato in ballo le persone che sono state colpite dall'alluvione, e che vivono in territori devastati dall'ondata di maltempo: "Alla prossima alluvione se lo ricorderanno", alludendo al fatto che i cittadini hanno sbagliato a votare per il centrosinistra, che ha governato la Regione negli ultimi anni, e mostrando scarsa empatia e rispetto nei confronti della popolazione vittima del cambiamento climatico.
Il commento di Dalla Chiesa era una risposta al senatore della Lega Claudio Borghi, che aveva twittato così: "In Emilia Romagna già sparita la bassa affluenza. Si sente distintamente preparare la fanfara", e tra le tante risposte era spuntata anche quella della collega del centrodestra, vicecapogruppo azzurra alla Camera.
"Ho sofferto moltissimo per l'Emilia durante terremoto e inondazioni. Speravo che con queste elezioni ci potesse essere una riflessione. Molta gente ha perso tutto. Perché votare ancora per chi non l'ha protetta, con gli aiuti che erano stati mandati ma non sono stati spesi?", si era domandata su X poco prima la deputata di Forza Italia. E ancora: "Potevano essere fatte tante cose. A cominciare dagli argini. Dai tronchi degli alberi mai tolti che sono rimasti li' Dalla prima inondazione a fare da tappo all'acqua. L'Italia intera è stata vicina all'Emilia, senza colori politici. Ma ricaderci anche no!". A questo punto nel dibattito su X era intervenuto l'esponente del Carroccio.
Dopo la risposta sui social della figlia del generale dei Carabinieri vittima della mafia, Carlo Alberto dalla Chiesa, è iniziato un dibattito, con commenti di diversi utenti che hanno stigmatizzato le sue parole. Tra questi anche il medico Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che ha attaccato così la parlamentare: "Gentile Rita Dalla Chiesa, Lei porta il cognome di un eroe. Con queste squallide parole, oltre ai cittadini italiani, offende anche la memoria di Suo padre". A Cartabellotta Dalla Chiesa ha replicato con un altro post: "Vabbe’, a lei evito di rispondere…. Le sue bassezze non mi toccano".
Contattata dall'Adnkronos, Dalla Chiesa ha spiegato così la sua posizione: "In questo periodo sono stata molto vicina all'Emilia Romagna, una terra che ha vissuto momenti difficilissimi. Tante persone hanno perso tutto a causa dell'alluvione. È stata una sofferenza condivisa da tutti noi. Da esponente del centrodestra, speravo che questo dramma potesse essere anche un momento di riflessione, soprattutto per gli emiliani…".
"L'Emilia Romagna – ha continuato l'ex conduttrice di Mediaset – è sempre stata una terra ‘rossa', ma se la sinistra, che ha governato per anni, ha portato a questa situazione, forse è arrivato il momento di interrogarsi. Sono stati gestiti tanti fondi pubblici, ma pochi sono stati realmente investiti per mettere in sicurezza il territorio e prevenire tragedie come questa". Per la deputata azzurra "non si può continuare a votare sulla base dell'abitudine o della tradizione, pensando: ‘Ho sempre votato a sinistra, quindi continuo così'. Questa non è l'Emilia dei tempi di Berlinguer. In questa Regione non si riesce a vincere ma non mi addolora il fatto che non abbiano votato centrodestra. Mi fa male pensare che non abbiano compreso che con il centrosinistra si rischia di arrivare a queste situazioni: famiglie con il fango davanti alle loro case, aziende distrutte. Lo dico con dolore, ma anche con affetto, perché la mia famiglia è di Parma, e sono profondamente legata a questa terra. Parlo con il cuore. Speravo che gli emiliani capissero che era il momento di cambiare".
Dalla Chiesa ammette: "Mi è uscita male"
In serata ha poi ammesso parzialmente l'errore: "Ho risposto d'istinto, sbagliando il tono, ma era dolore per chi ne aveva passate tante e non aveva avuto il coraggio, per una volta, di girare pagina. È stato come dire ‘se dovesse succedere un’altra volta, e non fosse stato fatto niente, si ricorderanno che avevano avuto la possibilità di cambiare e non l’hanno fatto', Nella fretta, mi è uscita male".