Rita Clementi (Scelta civica con Monti): “La società italiana non è pronta per i matrimoni gay”
"Il problema italiano è che chi passa davanti a tutti spesso è un incapace. Ma non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio, è troppo facile accusare la figlia di Ichino". Rita Clementi difende la figlia dell'ex senatore Pd Pietro Ichino, ora capolista al Senato in Lombardia per la Scelta civica con Monti. Anche la Clementi, genetista, è candidata al Senato in Lombardia. Ha un passato da precaria della ricerca e fece scoppiare un caso mediatico, nel 2009, quando denunciò la parentopoli nell'università di Pavia, prima di emigrare Oltreoceano, scrivendo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Oggi difende la figlia di Ichino, Giulia, accusata da una precaria dal palco di una manifestazione del Pd, poiché a soli 23 anni è stata assunta come editor interno alla Mondadori. "Io sono stata a lungo precaria – afferma Clementi – e ho scelto Monti perché questo problema va risolto con responsabilità".
Sui diritti civili, altro tema scivoloso per la lista Monti, la genetista sembra fare confusione: "Le coppie omosessuali devono avere gli stessi diritti". Ma poi parla di "visita in ospedale, conto in comune" . Quando le si chiede del matrimonio, dell'adozione, della possibilità di avere figli naturali, nicchia: "Credo che la società italiana non sia pronta, bisogna risolvere prima altri problemi".