Rissa sfiorata in Consiglio comunale a Venezia, il sindaco Brugnaro: “Fascista, vergognati!”

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, nella seduta del Consiglio comunale che ha approvato il ticket d’ingresso alla città ha risposto alle contestazioni accusando le opposizioni: “Fascista, rispetta il Consiglio comunale!”.
A cura di Luca Pons
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Seduta molto tesa per il Consiglio comunale di Venezia: martedì 12 settembre, quando è arrivata la decisione di approvare il ticket d'ingresso nella città, la discussione è diventata durissima e dall'opposizione si sono sollevate proteste. La seduta è durata oltre cinque ore e a essere contestato è stato soprattutto il sindaco, Luigi Brugnaro, in carica dal 2015 e rieletto nel 2020 con il sostegno del centrodestra. Erano presenti sia cittadini che partiti di minoranza, e Brugnaro non si è risparmiato nell'attaccare l'opposizione: "Stiamo qua fino a domani mattina, smettila di urlare. Fascista!", ha gridato alternando italiano e dialetto rivolgendosi al consigliere della lista verde progressista Gianfranco Bettin.

Il ticket è il controverso biglietto d'ingresso da cinque euro che si dovrà prenotare, a partire dalla primavera del 2024, per accedere ad alcune aree della città in determinati giorni. Si tratterà dei giorni in cui il flusso turistico è maggiore, ad esempio i festivi. Lo scopo è incentivare i turisti giornalieri a recarsi in città in altre date, per non avere un sovraccarico di visitatori, ed era stata annunciata nelle scorse settimane.

In Consiglio comunale la contestazione è stata dura. Alle grida di ‘vergogna' il sindaco ha risposto: "Siete in cinquanta, vergognatevi voi. Stiamo qua fino a domani mattina, ma smettila di urlare. Fascista! Smettila di urlare, rispetta il consiglio comunale. Fascista sei, fascista! E pensa se vincevate voi, guarda, meno male".

Quando la contestazione non si è fermata, Brugnaro ha proseguito accusando gli avversari di non rispettare le regole della democrazia: "Possiamo andare avanti col Consiglio comunale, avete finito con questa pagliacciata? Pensate che ci preoccupiamo? Non è la democrazia questa, state dando un pessimo esempio. Ve ne ricorderete, un domani ci sarà qualcun altro al posto vostro, allora griderete all'attentato alla democrazia". Poi ha insistito: "Non capite niente di democrazia, dovete rispettare le istituzioni. Rispettale, inchinati al Leone! [il Leone è il simbolo di Venezia, ndr]".

Il sindaco ha anche criticato le giunte precedenti alla sua, di centrosinistra, e ha attaccato personalmente Gianfranco Bettin dicendo che non aveva fatto niente per trent’anni "per paura di questa gente", con un riferimento ai gruppi che protestavano all'esterno del Consiglio. Al termine della seduta quindi Bettin si è avvicinato al seggio di Brugnaro, gridando che doveva portare rispetto, e altri si sono alzati, continuando a urlare. Per alcuni momenti è sembrato che ci fosse il rischio di una rissa, ma dopo qualche minuto la situazione si è ricomposta.

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