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Risarcimenti agli ex detenuti e sconti di pena: c’è il via libera della Camera

Via libera della Camera al decreto che risarcisce gli ex detenuti con 8 euro per ogni giorno trascorso in carceri sovraffollate o inadeguate. Previsti anche sconti di pena per chi è attualmente detenuto.
A cura di Redazione
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Con una ampia maggioranza è passato alla Camera il decreto legge del 26 giugno 2014, recante "disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un tratta- mento in violazione dell’articolo 3 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali". Il provvedimento, che porta le firme del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro della Giustizia Andrea Orlando, serviva a dare una concreta risposta alla sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo (causa Torreggiani e altri), con la quale si stabiliva che la situazione di sovraffollamento delle carceri italiane violava la convenzione europea per i diritti umani.

Si è trattato, come spiegato nella relazione introduttiva, di una "sentenza pilota", che, nella constatazione del carattere sistemico della situazione di sovraffollamento delle carceri italiane, ha disposto che "il nostro Stato dovesse, entro il termine di un anno dalla data di definitività della sentenza stessa, istituire un rimedio (o un insieme di rimedi) idonei a garantire una riparazione adeguata del danno sofferto a causa della sottoposizione ad un trattamento detentivo contrario al citato articolo 3 della CEDU". Dunque, la disposizione del Governo consente al magistrato di sorveglianza di risarcire " il detenuto con l’abbuono di un giorno di pena residua per ogni 10 giorni durante i quali vi è stata la violazione".

Ma non solo, poiché il magistrato di sorveglianza è tenuto a liquidare gli ex detenuti "con una somma di 8 euro per ogni giorno trascorso in carcere in “condizioni inumane e degradanti” nei seguenti casi: il residuo di pena da espiare non permette l’attuazione della citata detrazione percentuale (perché, ad esempio, sono più numerosi i giorni da “abbuonare” a titolo di risarcimento che quelli effettivi residui da scontare) quando il periodo detentivo trascorso in violazione dell’art. 3 CEDU sia stato inferiore a 15 giorni".

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