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Rinvio pena per detenute madri resta facoltativo: FI presenterà emendamento per mantenere l’obbligo

Sono stati bocciati tutti gli emendamenti all’articolo 12 del ddl Sicurezza, che rende, facoltativo l’attuale obbligo di rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli di meno di un anno. Forza Italia ha annunciato che in Aula presenterà un emendamento per mantenere questo obbligo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia alla Camera sono appena terminati i lavori sul ddl Sicurezza. Nella seduta di questa mattina i deputati hanno concluso i voti sulle proposte di modifica relative all’articolo 12, quello che prevede lo stop dell'obbligo del differimento della pena per le detenute madri, e approvato alcuni emendamenti presentati dai partiti di maggioranza, tra cui l'emendamento della Lega che dà il via libera all'aggravante per i reati commessi a bordo dei treni. I voti sugli emendamenti riprenderanno direttamente domani pomeriggio

Il ddl Sicurezza è atteso nell’aula di Montecitorio a partire da giovedì 25 luglio, per l'avvio della discussione generale.

Stop obbligo differimento della pena per detenute madri: cosa significa

Oggi le commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno bocciato tutti gli emendanti al ddl Sicurezza che riguardano l'articolo 12 che rende, tra l'altro, facoltativo l'attuale obbligo di rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli sotto l'anno. L'articolo non subisce dunque alcuna modifica. Forza Italia non ha partecipato al voto sugli emendamenti delle opposizioni che chiedevano di modificarlo. Gli azzurri hanno invece annunciato che in Aula presenteranno un emendamento per mantenere l'obbligo.

Sulla norma che riguarda le detenute madri la maggioranza si era già divisa la scorsa settimana: per Forza Italia l'eliminazione dell’obbligo di differimento dell’esecuzione carceraria per le donne incinte o con figli con meno di un anno d’età non è la strada giusta.

Le reazioni

"A chi in queste ore si oppone allo stop dell'automatismo nel differimento della pena adducendo come motivazione la tutela dei bambini, ricordiamo che tra i primi diritti dei minori c'è quello di non essere utilizzati strumentalmente per compiere reati o per rinviare l'esecuzione della condanna. Nel contemperare gli interessi in campo di chi non può esprimersi finalmente ci sarà un giudice e non un meccanismo obbligatorio. Nell'ipotesi di delitti gravi o reiterati tali da non consentire la sospensione cautelare sarà il giudice a valutare la situazione della detenuta e della sua prole. La norma, al contrario di quanto affermano le opposizioni, si pone anzitutto nella prospettiva di tutelare l'interesse del minore. Per questo motivo, non sottraendoci al confronto su una problematica così delicata, siamo pienamente soddisfatti che in commissione Affari Costituzionali si sia conclusa la votazione dell'art 12 del Dl sicurezza che sancisce questo nuovo principio", ha detto Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e relatrice del provvedimento.

"La deriva repressiva della destra a trazione Lega è sempre più pericolosa. Il Ddl-monstre condanna i bimbi al carcere e inventa aggravanti assurde se i reati vengono commessi in metro. Dove è finito l'orgoglio garantista? Scatta solo per difendere gli amici inquisiti?", hanno commentato i capigruppo di AVS nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera Devis Dori e Filiberto Zaratti.

"È sconcertante l'uso propagandistico che governo e maggioranza stanno facendo del codice penale con il ddl sicurezza: dal carcere per le madri di bambini molto piccoli e per le donne incinta fino all'aggravante per i reati commessi ‘all'interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e metropolitane'. Un modo assurdo, caotico, ideologico e totalmente inutile di scrivere le leggi che piega il codice penale alla propaganda", ha commentato il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

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