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Rinvio delle tasse per le partite Iva, come funziona la rateizzazione e chi pagherà a gennaio

Il governo ha rinviato l’acconto Irpef di novembre per centinaia di migliaia di partite Iva, che pagheranno le tasse a gennaio e potranno rateizzare l’importo fino a maggio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Tra il regime ordinario e quello forfettario, sono oltre un milione i professionisti con partita Iva che beneficeranno del rinvio dell'acconto Irpef di novembre. Il governo Meloni, con il decreto Anticipi approvato insieme alla manovra di bilancio, ha spostato il termine per il pagamento dal 30 novembre al 16 gennaio 2024. La misura era stata annunciata da diversi esponenti della maggioranza nelle scorse settimane, ma ora si attendono più dettagli con la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale e – soprattutto – dopo il passaggio in Parlamento per la fase emendativa.

Chi può accedere al rinvio dell'acconto Irpef

Per ora, il governo ha stabilito una platea ben definita, oltre che le modalità di accesso alla rateizzazione e la possibilità di spalmare i pagamenti in cinque mensilità con il pagamento degli interessi. Il rinvio riguarda 467mila professionisti con partita Iva in regime ordinario e 700mila forfettari. Il limite massimo di reddito è 175mila euro, dichiarati da parte del professionista in questione nel 2022. Parliamo, perciò, di oltre un milione di lavoratori. Secondo le prime stime, per capirci, la misura riguarda il 94% degli avvocati e il 91% dei commercialisti, con una copertura quasi totale di alcune categorie di professionisti.

Come cambia il pagamento delle tasse per le partite Iva

Lo slittamento a gennaio 2024 della seconda rata Irpef di quest'anno riguarda – appunto – le persone fisiche con partita Iva e redditi fino a 175mila euro. Per questa platea di professionisti, il pagamento passerà dal 30 novembre al 16 gennaio e scatterà la possibilità di accedere alla rateizzazione. Si può pagare tutto in un'unica rata il 16 gennaio, senza interessi, o spalmare l'importo in un massimo di cinque rate. Le date dei successivi pagamenti sarebbero il 16 febbraio, il 18 marzo, il 16 aprile e il 16 maggio. Dalla seconda rata in poi, però, scatta l'interesse del 4% sull'importo.

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